L’assenza di esponenti toscani del Partito democratico nella compagine del governo Draghi “rende tutto un po’ più complicato. Aumenta la necessita’ da parte del governatore Giani, della Giunta regionale, ma anche di noi sindaci di spiegare al governo le esigenze del nostro territorio.
Dispiace onestamente, oltretutto perche’ quello toscano e’ il Partito democratico piu’ forte d’Italia e forse era giusto anche un riconoscimento”.
Lo ha detto, alla Dire, il presidente Anci Toscana e sindaco di Prato, Matteo Biffoni, commentando la nomina avvenuta ieri sera in Consiglio dei ministri dei sottosegretari. Non compare neanche un toscano appartenente al Partito democratico, esattamente come gia’ avvenuto al momento della composizione della lista dei ministri.
Il sindaco prova a incassare il risultato negativo con fair play: “Capisco che nel gioco del risiko delle nomine possa capitare”, spiega. Tuttavia non nasconde le propria perplessita’ specialmente per le conseguenze a livello nazionale.
“Indubbiamente- avverte- deve far riflettere almeno noi toscani, perche’ probabilmente la grande capacita’ di intercettare consenso nel territorio non riesce a essere espressa a Roma o non viene ascoltata. È un dato di fatto su cui bisogna discutere”. Certamente le implicazioni piu’ temute sono quelle nei rapporti col nuovo governo: “Significa per noi un impegno in piu’ e per il governo la necessita’ di prestare un ascolto specifico- aggiunge Biffoni – quando il presidente della Regione e i sindaci delle citta’ capoluogo chiederanno incontri e momenti di confronto, perche’ abbiamo bisogno soprattutto dopo questa fase pandemica di interventi mirati e specifici per le nostre realta’”.