SIENA – E’ tutto un gioco di scatole cinesi. Società utilizzate come copertura per nascondere chi muove i fili.
Un sistema collaudato tra chi prova a frodare il fisco, ma che in questa caso serve a sfuggire alle maglie delle sanzioni rivolte ai sodali del presidente russo Vladimir Putin. Lo stesso padre-padrone della Federazione è al centro della vicenda che riguarda il mega-yacht ormeggiato al porto di Marina di Carrara. La guardia di finanza è al lavoro, così come lo è su altri beni riferibili a oligarchi russi. Proprietari di lussi e sfarzi in molto aree del nostro Paese. Dalle ville sul lago di Como alla Sardegna.
Una presenza di rilievo anche in Toscana, come si evince dall’attenzione delle Fiamme Gialle per villa Cacciarella a Porto Ercole (Grosseto), che rientra tra i possedimenti di German Khan. Sempre in Maremma, a Fonteblanda, c’è villa Bengodi, riferibile a Igor Shuvalov, presidente della principale banca russa, la Veb. È stata acquistata nel dicembre 2019 da una società austriaca, la Weitried Gmbh, controllata da un trust del Liechtenstein il cui beneficiario ultimo, fino al 2017, risultava essere uno dei figli dell’ex vice-primo ministro. A Capannori (Lucca) è stata sequestrata villa Lazzareschi, di proprietà di Oleg Savchenko: parlamentare di Russia Unita.
Nel Senese c’è infine la fattoria dell’Aiola, nei pressi di Castelnuovo Berardenga, che secondo il dissidente Aleksej Navalnyj, sarebbe nel portafoglio dell’ex premier Dmitrij Medvedev. Secondo altre versioni sarebbe di proprietà della società Dockell, che farebbe capo a Ilja Elissejev: uno degli uomini più vicini proprio a Medvedev. Le attività legate alla fattoria per il momento non hanno avuto ripercussioni, tanto che pochi giorni fa era presente con un proprio stand all’evento vitivinicolo “PrimAnteprima 2022”.