Una tassa unica, progressiva basata sul numero complessivo delle concessioni in uso ad ogni singola piccola impresa del settore. Sarà calcolata con criteri di progressività basati sull’indice di valore economico dei singoli mercati in base alla collocazione territoriale, al valore dell’evento e modulato in base al settore merceologico, considerando anche il numero degli addetti e collaboratori. A chiederla al Governo Assidea-No Bolkestein, l’associazione che tutela gli interessi della categoria degli operatori di mercato su area pubblica.
Il confronto Gli ambulanti italiani si sono dati appuntamento per lunedì 18 novembre (ore 14.45 Hotel Albani – via Fiume 12) a Firenze per un confronto con i parlamentari di tutte le forze politiche sul tema ‘Commercio su area pubblica e semplificazione fiscale’. Per l’occasione sarà formalizzata la richiesta di introduzione della tassa unica progressiva nelle Legge di bilancio in discussione in Parlamento. «I lavoratori del commercio ambulante da tempo chiedono una riforma sistema fiscale del settore che abbia come principi fondamentali quello della proporzionalità e della semplificazione – spiega il presidente Assidea Alessio Pestelli – Alla base della nostra rivendicazione non c’è nessun tentativo di chiedere al Governo e alla politica trattamenti privilegiati o sostegni sociali, ma solo l’esigenza di poter contare su una fiscalità che tenga conto della difficile situazione generale nella quale gli ambulanti si trovano ad operare da diversi anni. Questa proposta che abbiamo chiamato tassa unica progressiva, siamo certi sarà oggetto delle attenzioni e delle valutazioni dell’apparato legislativo di competenza e di ulteriori opportunità di approfondimento». Assidea ritiene che con il nuovo sistema proposto si possa garantire una equa redistribuzione del carico fiscale ed eliminare possibili sacche di evasione, ma soprattutto si possa combattere l’abusivismo, causa primaria di concorrenza sleale. Non solo. La proposta mira anche a creare un sistema impositivo efficace che permette di liberare la macchina amministrativa dai controlli sull’emissione dello scontrino fiscale e delle dichiarazioni dei redditi così da consentire all’apparato di controllo, di dedicare maggiori sinergie verso altre e ben più importanti cause di evasione e di elusione. Un sistema innovativo che dia certezza dei costi di gestione annuali per le piccole imprese e garanzia di entrate certe, con saldo attivo, per le casse dello Stato. Per il numero complessivo delle concessioni ogni singola impresa avrà in dotazione apposito registro delle concessioni rilasciato dal Comune di residenza.