protesta_alluvionatiTorna il maltempo e con lui la paura in Maremma. Le previsione infatti parlano di un’allerta massima che scatterà domani mattina (martedì) e andrà avanti fino a giovedì sera, raggiungendo il picco di precipitazioni nella giornata di mercoledì, con criticità elevate proprio nelle zone dell’Albegna, ancora alle prese con i danni dell’alluvione del 14 ottobre. Non c’è pace insomma per le zone di Manciano e Orbetello, dove il rischio esondazioni pende su cittadini e aziende come una spada di Damocle.

La protesta degli alluvionati Angoscia che si unisce a una tensione già palpabile sul territorio. Proprio questa mattina, infatti, alcuni alluvionati hanno bloccato le ruspe del Consorzio di Bonifica che stavano lavorando sugli argini dell’Albegna. Il motivo è molto semplice: quegli interventi non erano previsti nei patti stretti con il governatore Enrico Rossi la scorsa settimana. Le persone della zona di Marsiliana infatti ormai sono la controparte con cui trattare in tema di lavori: spaventati che la manutenzione degli argini non partisse neanche dopo la seconda alluvione in due anni, quattordici giorni fa hanno dato via a un sit in permanente, almeno fino a quando non sarebbero partiti i lavori. Settimane di protesta e d’incontri con le istituzioni, culminate sabato, quando sono arrivate le ruspe che hanno dato il via agli interventi necessari. Una vittoria per i manifestanti, che stamani però hanno notato qualcosa si diverso rispetto agli accordi: gli operai del Consorzio di Bonifica stavano lavorando sull’argine sinistro dell’Albegna, già rialzato a suo tempo. Innalzarlo ancora, secondo gli alluvionati, potrebbe essere un rischio. Per questo hanno bloccato l’escavatore, fino all’intervento di un rappresentante del Consorzio che ha spiegato che si trattava solo di piccola rifiniture. In quel lato del fiume in ogni caso i lavori, al momento, sono ultimati, mentre continua a dare diverse preoccupazioni l’argine di destra, notevolmente danneggiato il 14 ottobre. Anche qui si è cercato di fare il possibile per rafforzarlo, ma vista l’allerta imminente di nuove piogge, la paura è che l’incubo alluvione possa ritornare dopo neanche un mese.