Le opere monumentali di Giuseppe Penone si ergono nel Giardino di Boboli. In questi giorni il grande albero ‘Luce e Ombra’ si è alzato al centro dell’Anfiteatro tra la soddisfazione degli addetti ai lavori e dei responsabili nella fase di preparazione della mostra ‘Prospettiva vegetale’, grande evento estivo che dal 5 luglio al 5 settembre coinvolgerà in una sola esposizione sia il ‘giardino storico’ di Boboli che il Forte Belvedere, entrambi Patrimonio Unesco. Per la prima volta dopo molto tempo le due prestigiose sedi torneranno dunque ad essere collegate fra loro in un unico percorso, così come le avevano ideate e volute i Medici.
Dialogo tra uomo e natura con materiali molteplici L’esposizione prefigura già un confronto artistico a distanza fra il piemontese Penone (Garessio, 1947) e i grandi scultori internazionali che hanno esposto al Forte in passato (da Henry Moore a Fausto Melotti, da Beverly Pepper a Paladino, Pistoletto e Zhang Huan) ma si presenta anche come un progetto di assoluta novità concettuale. Penone si inserisce infatti in quel filone culturale che mette l’arte in dialogo con la natura individuando un rapporto profondo tra uomo e ambiente, tra corpo e natura vegetale, lo stesso che lo scultore ha già proposto nei giardini di Versailles e alla Venaria Reale di Torino. Un rapporto delicato e possente che il maestro esprime attraverso l’uso di materiali molteplici: da quelli ‘eversivi’ e banali sdoganati dall’Arte Povera all’impiego dei materiali ‘nobili’ della tradizione, come legno, bronzo e marmo. Con questa mostra si apre una importante collaborazione fra Comune di Firenze e Soprintendenza per il Polo Museale fiorentino. Al battesimo dell’allestimento erano presenti l’assessore alla Cultura Sergio Givone, la Soprintendente al Polo Cristina Acidini, i responsabili del Giardino di Boboli Matteo Ceriana e Mauro Linari e i curatori della mostra Sergio Risaliti (anche ideatore) e Arabella Natalini. L’organizzazione è a cura di Once – Extraordinary Events.