FIRENZE – «La revoca dei licenziamenti collettivi è un primo grande passo per i lavoratori che da mesi presidiano lo stabilimento di Campi Bisenzio. Questo risultato certifica gli sforzi sinergici portati avanti dalle Istituzioni, dai sindacati, dai lavoratori e da tutta la comunità che dal primo momento ha sostenuto il territorio in questa difficile battaglia».
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A dirlo la viceministra allo Sviluppo economico Alessandra Todde commentando la decisione del giudice del lavoro che ha accolto il ricorso della Fiom per la vertenza della Gkn di Campi Bisenzio. Todde ha anche confermato la convocazione del tavolo Gkn per oggi al Mise. «In questi mesi – aggiunge Todde – abbiamo convocato il tavolo due volte, non abbiamo mai interrotto le interlocuzioni con le parti e abbiamo lavorato in un contesto difficile con una azienda che ha smarrito il suo senso di responsabilità sociale. Ora dobbiamo essere concreti, perchè perché quando parliamo di 422 lavoratori, più l’indotto, parliamo di famiglie».
La soddisfazione del governatore Giani
«Sono soddisfatto, la sentenza del Tribunale che annulla i licenziamenti voluti da Melrose permette a tutti noi di parlare di lavoro, territorio e produzione». Così il presidente della Regione, Eugenio Giani ,che questo pomeriggio sarà a Roma al Ministero dello sviluppo economico. «Ci stiamo battendo perché non accada mai più che fondi internazionali possano permettersi di acquisire pezzi della nostra terra e delle nostre industrie per scaricarci, poi, come fossimo scarti. E’ fondamentale che intervenga il Governo con una normativa apposita».
Collettivo di fabbrica: «Cambiare subito la legge»
«Ci dicono che abbiamo vinto il ricorso per condotta antisindacale. Vedremo le conseguenze pratiche. La palla ripassa ancora più pesante al Governo. Non osate far ripartire quelle lettere. Cambiate la legge subito». Così il Collettivo di fabbrica di Gkn, commenta su Facebook, la decisione del tribunale di Firenze di accogliere il ricorso della Fiom-Cgil contro i licenziamenti. «La mobilitazione continua perché non c’è salvezza fuori dalla mobilitazione – aggiunge il post – E perché ci sono trent’anni di attacchi al mondo del lavoro da cancellare. Stiamo imparando tante cose in questa lotta. Iniziamo anche a masticare qualcosa di finanza. E quindi, fossimo un azionista Plc Melrose inizieremmo a pensare che forse i nostri soldi non sono proprio in buone mani. Inizieremmo a diversificare il portafoglio. È una semplice opinione, sia chiaro. Noi non siamo azionisti del resto. Siamo gli operai Gkn. E questo è quanto. Noi non giochiamo in Borsa. Facciamo semiassi. E insieme a tutti voi, noi #insorgiamo».