La giunta regionale nasce senza l’ottavo assessore. Quello, anzi quella che avrebbe dovuto essere senese. Siena per ora è in anticamera, dietro l’uscio. Perché il Governatore Rossi ha comunicato di riservarsi qualche giorno per assegnare l’ultimo posto. Di ora in ora la soluzione potrebbe venir fuori. Ma con una variabile: nelle more della “tradizionale” non unità senese, è emersa nelle ultime ore una richiesta di rappresentanza in giunta da parte di Riccardo Nencini. E quindi la questione di rappresentanza politica del Psi potrebbe assumere maggiore rilevanza rispetto alla tematica territoriale senese. Nella precedente legislatura, la provincia di Siena aveva espresso
l’assessore Luca Ceccobao e il presidente del consiglio regionale Alberto Monaci.
Stavolta anche l’ipotesi del ruolo di capogruppo per Stefano Scaramelli è già fuori rotta, vista l’ascesa delle quotazioni del grossetano Leonardo Marras. L’appoggio del segretario Guicciardini a Scaramelli, dunque non è bastato. E neppure la non ingerenza della componente cuperliana, che non ha alzato muri contro alcuna ipotesi di “promozione” di Scaramelli. Tornando alla pista della donna senese come assessore, circolati i nomi di Monica Barni e di Antonella Mansi – gradita a Stefano Scaramelli – tutto adesso è nelle mani di Rossi.
Si tiene a dire – e anzi c’è chi lo afferma con decisione – che il nome della Barni non sarebbe stato suggerito da alcun attore senese. Alla direzione regionale di qualche giorno fa, un uomo di fiducia di Rossi avrebbe chiesto il cellulare del Rettore dell’Università per Stranieri ad alcuni senesi presenti – Bezzini, Valentini – e il post successivo del sindaco, pubblicato su Fb a sostegno di una docente universitaria senese per la giunta regionale, ha indotto a fare due più due.
In realtà, più che essere attori, i politici di punta del Pd senese sarebbero dunque state semplici comparse, in una vicenda che attende la conclusione secondo direttrici di marcia più o meno distanti da Siena. Certo se invece Rossi avesse comunicato il nome della donna senese assessore, ora i comunicati stampa, per metterci il cappello, si sarebbero sprecati. Perché tanto nella dialettica del Pd senese, basta apparire – dopo – più che provare a incidere prima. È la linea del galleggiamento sotto costa, che garantisce maggiore continuità della traversata in mari aperti e agitati.