lojodiceScritta da George Bernard Shaw nell’anno 1898 e quindi inserita all’interno della raccolta “Commedie sgradevoli”, “La professione della signora Warren” è uno spettacolo che si espone contro l’ipocrisia e i compromessi della società con un’efficacia pungente. A portarlo in scena, dal 27 gennaio al 1 febbraio (orario: da martedì a sabato 20.45; domenica 15.45) al Teatro della Pergola di Firenze, la talentuosa Giuliana Lojodice diretta da Giancarlo Sepe. «È la prima volta che affronto quest’autore che ho sempre apprezzato e ammirato ma mai veramente studiato – ha dichiarato Sepe -. In questo caso posso dire che la lettura de ‘La professione della signora Warren’ mi ha aperto uno squarcio su un mondo che George Bernard Shaw ha rappresentato con attitudini borghesi e ipocrisie varie, tutte legate prevalentemente al sesso e alla voglia di sesso dei quattro protagonisti maschili. […] Possiamo dire che sono tutti dei ‘puttanieri’ e le due donne, chi per un verso chi per un altro, sono vittime di una società maschilista».

La trama Ottenuta una notevole posizione economica grazie ai ricavi provenienti  dallo sfruttamento delle case di tolleranza, la signora Warren decide di comprare una splendida villa nella stessa Inghilterra che anni prima l’aveva vista andar senza un soldo. Il suo obiettivo è quello di trasferirsi lì insieme alla pudica figlia Vivie, giovane dal carattere fiero e sospettoso che non sa nulla della professione della madre e del suo coinvolgimento nella prostituzione. Intensa e toccante è la continua ricerca di conciliazione tra le due donne così diverse eppure così uguali.