CHIUSDINO – Contrasto o dialogo, accoglienza o antitesi; l’antico che apre al contemporaneo o le nuove prospettive che cercano di imporsi sulla storia?
Comunque, il ‘Giubileo di luce’, con ‘Luce Divina’ e le altre opere dello scultore italo-albanese di fama internazionale Helidon Xhixha, noto per il suo uso innovativo dell’acciaio inox lucidato, emergono negli ambienti millenari dell’Abbazia di San Galgano.
Alterano l’isolamento di questa chiesa gotica, immersa nel verde delle colline senesi che la mancanza di copertura e il cielo diventato volta celeste hanno contribuito ancor più ad elevare a involontario inno alla vera spiritualità.
Il Giubileo della Speranza riporta nel nostro territorio le creazioni di Xhixha, già esposte in prestigiose sedi internazionali, da Dubai a Venezia, da Londra a Miami.
Le loro dimensioni e prospettive alla ricerca di un dialogo tra spazio e luce, impongono un evento particolare ed uno scenario adatto. Così, dopo averle conosciute a Forme nel Verde, per i 50 anni della mostra, con un’incursione anche a Siena in Piazza Duomo, il Giubileo 2025 e l’Abbazia di San Galgano hanno offerto i presupposti.
Il fil rouge è sempre Carlo Pizzichini che, direttore artistico negli Horti Leonini, cura il ‘Giubileo di luce’. La ‘Luce Divina’ è posizionata accanto all’Abbazia: la croce in acciaio inox lucente di sette metri riflette la luce solare, amplificandone l’intensità.
L’esposizione si arricchisce di altre sculture in acciaio inox, posizionate nell’Abbazia. ‘Baia di Luce’, ‘Reflexes’, ‘Venere’ e ‘Piramide di Luce’, installate tra le maestose navate dell’Abbazia, creano un suggestivo gioco di riflessi e forme, moltiplicando l’effetto delle arcate gotiche e la fusione tra architettura e natura. ‘Inner Peace’, nella sacrestia restaurata, rappresenta la ricerca della pace interiore e della spiritualità nel silenzio del sacro.
Questa mostra ha una sua genesi.
Durante una visita con Pizzichini, Xhixha è stato colpito dall’atmosfera mistica universale dell’Abbazia di San Galgano, dove spiritualità e natura si fondono; decadenza e rinascita, storia e modernità, fede e arte, si incontrano in un dialogo visivo che invita alla riflessione.
In un periodo in cui l’appello alla pace si alza da diversi Continenti, ‘Luce Divina’ vuole incunearsi con il richiamo della storia legandosi idealmente alla leggenda di San Galgano: il cavaliere convertito in eremita che conficcò la spada nella roccia della vicina Cappella di Montesiepi, simbolo di rinuncia alla guerra. La croce contemporanea di Xhixha riprende questa simbologia, interpretandola con un faro luminoso di riflessione e spiritualità.
Sabato 12 aprile, ore 16.30, inaugurazione e presentazione del progetto di restauro della sacrestia dell’Abbazia. In programma, un concerto: Kristina Petrollari, pianoforte e Dorina Laro, violoncello eseguiranno musiche di Faure, Beethoven, Chopin, Gluck, Piazzolla.