In attesa di conoscere la posizione ufficiale di Banca Etruria in merito all’Opa proposta dalla Banca Popolare di Vicenza è la città di Arezzo ad aver reagito. Al sindaco Giuseppe Fanfani (leggi), si è praticamente aggiunta l’intera città o meglio i suoi rappresentanti. Dal presidente della provincia Vasai, al presidente della camera di commercio Sereni, dall’assessore regionale Ceccarelli ai consiglieri regionali Manneschi, De Robertis e Chiurli. Con loro anche i rappresentanti di Confindustria, Confcommercio, Confartigianato, Arezzo Fiere e Congressi e Cna. Tutti uniti, hanno voluto spiegare il proprio disappunto circa l’offerta arrivata dalla Popolare di Vicenza, tutti allarmati da una operazione che – una volta completata – potrebbe spostare il 90% del capitale sociale di Banca Etruria alla Popolare di Vicenza.

vasaiLe reazioni Di «completa unità del sistema istituzionale ed economico» hanno parlato Fanfani e Vasai mentre Andrea Sereni, presidente della Camera di Commercio, ha spiegato che «l’operazione attiene al libero mercato» ma c’è «preoccupazione del sistema aretino in merito alla perdita della banca che da oltre cento anni è sul territorio». Ed è sempre Sereni a porre l’accento sul fatto che l’operazione arriva «da un territorio in forte competizione con Arezzo. L’ultimo esempio viene da un accordo tra la Fiera di Vicenza e Dubai per un’iniziativa espositiva “ostile” ad Oro Arezzo perchè  programmata nello stesso periodo». Mentre ad essere preoccupati per l’eventuale perdita di posti di lavoro sono l’assessore regionale Vincenzo Ceccarelli  e la consigliera regionale Lucia De Robertis: «il nostro è un impegno non solo nei confronti di Banca Etruria ma anche delle persone che vi lavorano, che hanno dedicato ad essa gran parte della loro vita e che l’hanno fatta grande e importante». Chi, invece, ha parlato di «proposta irricevibile» è il direttore regionale di Confcommercio Franco Marinoni mentre sulla stessa linea si sono schierati il presidente di Cna Valter Bondi, quello di Arezzo Fiere Andrea Boldi e di Confindustria Arezzo che annunciano un apposito consiglio direttivo che si terrà fra due giorni. Arezzo si è schierata e lo ha fatto a difesa della propria banca.