Due uomini, un cubano di 26 anni e un domenicano di 50, sono stati arrestati, con l'accusa di sfruttamento alla prostituzione. I due sudamericani sono stati bloccati dai carabinieri proprio nel momento in cui si facevano consegnare i soldi della loro attività da alcune giovani. Nell'operazione, partita in seguito alle indagini sull' omicidio di Molina Camargo Lucelli, la 32enne colombiana uccisa in un appartamento nel centro storico di Siena lo scorso 3 marzo (leggi), sono state denunciate altre 10 persone con l'accusa di favoreggiamento (2 italiani, 2 albanesi e 6 sudamericani), controllati circa 50 appartamenti e 200 prostitute identificate.

Le indagini Proprio le indagini sull'omicidio della colombiana, condotte dai militari del comando provinciale, avevano dato il via all'attività di contrasto alla prostituzione da parte dell'Arma nelle zone di Siena e dell'immediata provincia con controlli a tappeto effettuati nel capoluogo, a Colle Val d'Elsa, Monteriggioni e Rapolano Terme. I due sudamericani arrestati risultano entrambi disoccupati ma gestivano una casa di incontri, all'interno della quale venivano ospitate le ragazze, ciascuna solo per brevi periodi. I due riscuotevano i proventi dell'attività delle donne, mascherandolo come pagamento dell'affitto dell'abitazione dove le stesse si prostituivano. Per le persone denunciate, invece, l'accusa è di aver favorito l'uso di appartamenti di proprietà in affitto che diventavano poi sede di incontri con i clienti. Le prostitute identificate arrivavano dall'Est Europa o dal Sud America passando, in quest'ultimo caso, dalla Spagna dove venivano munite di passaporto.

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