Si chiama ‘Giotto 2019’ ed è la tre giorni dedicati all’esercitazione di Protezione civile che si svolgerà dal 26 al 28 settembre in Mugello in occasione del centenario del sisma del 1919. Organizzata dalla protezione civile regionale insieme alla Città metropolitana di Firenze, alla Prefettura di Firenze e ai comuni del Mugello e della Valdisieve, la manifestazione prevede il coinvolgimento diretto del coordinamento maxiemergenze e delle Asl Toscane, così come del coordinamento regionale del volontariato. Funzionari e volontari saranno impegnati in attività di protezione civile riguardanti il rischio sismico, in particolare per il test dell’insediamento dei Centri operativi comunali e delle azioni previste dal progetto ‘Autosoccorso Appennino’.
Evacuazione di Rsa Il coordinamento maxiemergenze e il 118 di Firenze simuleranno l’evacuazione di due Rsa a seguito di inagibilità degli edifici, con l’obiettivo di ricollocare i pazienti in altre strutture presenti in Toscana previo triage e compilazione schede Svei. Saranno coinvolti anche i Vigili del Fuoco: laddove sono presenti distaccamenti (Marradi, Borgo San Lorenzo, Pontessieve) saranno coinvolti nei centri operativi comunali. Venerdì 27 settembre, con il coordinamento maximergenze e i veterinari delle Asl toscane, è in programma uno scenario di gestione emergenziale indirizzato a 32 aziende agrozootecniche con il coinvolgimento del volontariato veterinario afferente alla colonna mobile regionale, appositamente formato. L’esercitazione serve anche a testare la scheda di triage veterinario da parte dei tecnici Asl, ed una scheda semplificata di rilevamento per le squadre di volontariato. Per questa attività è previsto anche un volo di ricognizione su 20 aziende con trasmissione di immagini e verifica della circolarità delle informazioni sulle sale operative. La giornata di sabato sarà riservata all’aggiornamento delle informazioni delle aree di emergenza presenti nella pianificazione del Mugello e del Valdarno Valdisieve: nell’occasione verranno testati anche gli itinerari di soccorso e i possibili punti critici potenziali presenti sulla viabilità. È previsto l’utilizzo del personale della Regione Toscana, della Città Metropolitana di Firenze e degli enti locali. Largo il coinvolgimento del volontariato regionale e locale con circa 200 unità appositamente formati, e 60 mezzi.