Porta Sant’Andrea vince la 135esima edizione della Giostra del Saracino con due centri perfetti e porta in via della Gagliarde la lancia d’oro numero 36 dedicata all’architetto Dante Viviani, che all’inizio del Novecento realizzò la facciata del Duomo di Arezzo completando un’opera rimasta per secoli incompiuta.

È stato proprio Sant’Andrea ad aprire la Piazza con Stefano Cherici che in sella all’esordiente Sibilla piazza un centro da manuale mettendo subito la Giostra in salita per gli altri tre quartiere. Elia Cicerchia in sella a El Chico non va oltre il 4, così come Gabriele Innocenti all’esordio in Giostra per Porta del Foro. Per Porta Crucifera è Filippo Fardelli in sella a Jessica, con cui ha corso anche a giugno, a correre la prima carriera, ma il giostratore rossoverde nell’impatto col Buratto perde la lancia e di conseguenza tutti i punti. Riparte Sant’Andrea e Enrico Vedovini copia il compagno di casacca centrando un altro 5. Di fatto i biancoverdi ipotecano la vittoria dato che solo una lancia spezzata potrebbe cambiare le carte. Gianmaria Scortecci in sella a Doc non va oltre il 4, stesso punteggio per Porta del Foro con Andrea Vernaccini. Anche il tiro di Andrea Carboni per Porta Crucifera si ferma sul 4. Con 10 punti Sant’Andrea torna a vincere dopo due anni e 4 giostre di egemonia gialloblù, l’ultima vittoria dei bianco verdi risale a settembre 2015. La Lancia d’Oro realizzata da Ugo Riva va a Sant’Andrea che sale così a 36 vittorie, una in meno di Porta Crucifera, 37 vittorie, e sorpassa nuovamente Porta Santo Spirito posizionato a quota 35 vittorie nell’albo d’oro della Giostra del Saracino.

I commenti dei vincitori “Al giorno d’oggi per correr Giostra c’è poco da fare, c’è bisogno del cinque – dice Stefano Cherici detto il “Bricceca” -. È stata una Giostra un po’ sottotono per gli altri Quartieri che di solito sfornano una bella serie di centri. Per noi però è stata una vittoria sotto ogni punto di vista. Determinazione e tranquillità. Questa lancia la dedico a tutti quelli che non hanno mai creduto in me, ma soprattutto a quelli che hanno creduto in me e mi hanno sostenuto fin qui, che sono molti di più. I quartieristi e il Consiglio di Porta Sant’Andrea che ci ha riconfermato dimostrando una grande fiducia in noi”.

Enrico Vedovini: “Questa è la vittoria di tutto il popolo bianco verde che si prende le sue rivincite dopo due anni di sofferenze e di lotte interne. Quando siamo entrati in Piazza Grande io e Stefano lo sapevamo: solo noi con le nostre lance potevamo riportare la tranquillità e la pace a Porta Sant’Andrea. Dedico la vittoria ai miei tre figli e mia moglie che sono sempre al mio fianco”.

Il Rettore bianco-verde Maurizio Carboni: “Quattro sconfitte di fila pesavano. Soprattutto dopo il 7 totalizzato in Piazza lo scorso giugno. Ma noi sapevamo bene che la nostra coppia era molto più di quel risultato. Abbiamo sempre creduto nella loro forza. Sono i numeri che parlano e fanno la storia della Giostra e noi oggi l’abbiamo fatta alla grande”.

Anche le divinità sbagliano. Niente da fare per i fuoriclasse di Porta santo Spirito Elia Cicerchie e Gianmaria Scortecci che entrambi si fermano sul quattro totalizzando insieme otto punti, non abbastanza per rincorrere Porta Sant’Andrea. La vittoria si fa attendere anche per le Chimere di Porta del Foro che con le due carriere di Innocenti e Vernaccini non riescono a spezzare il decennio di magra che affligge il Quartiere giallo-cremisi. Disperazione tra le fila di Porta Crucifera: perdere la lancia e vedere segnati zero punti dalla Giuria è uni incubo che nessun quartierista vorrebbe verdersi realizzare in piazza Grande. Per tutti i Quartieri rimasti a bocca asciutta i sogni di vittoria si faranno attendere, almeno fino a giungo 2018.