VOLTERRA – Nella Giornata della Memoria che ricorda le vittime dell’olocausto, a Volterra (Pisa) compaiono scritte inneggianti il fascismo, svastiche e un’agghiacciante frase contro gli ebrei nei pannelli della mostra ‘Poetico Alabastro’ dell’artista locale Giuseppangela Campus.

E’ stato il sindaco di Volterra, Giacomo Santi, a scoprire questa mattina lo scempio. Il Comune presenterà denuncia contro ignoti. La deturpazione di un’opera d’arte è già di per sé un gesto vile e inqualificabile. “Quanto accaduto questa mattina non solo è inqualificabile, ma rappresenta un’azione di una bassezza umana e morale che non ha eguali.

I pannelli all’interno del sottopassaggio del Gioconovo, inerenti al progetto ‘Poetico Alabastro’ dell’artista Giuseppangela Campus, sono stati sfregiati con scritte inneggianti al fascismo, svastiche e altro ancora – scrive l’amministrazione comunale – Un gesto che non può né essere giustificato, né tantomeno tollerato, soprattutto in un giorno come questo dove si celebra il Giorno della Memoria. Chi ha voluto sfregiare un’opera ed un bene pubblico non ha fatto altro che dimostrare come ancora oggi sia necessario e fondamentale continuare a portare avanti le politiche e le azioni volte a tramandare quanto accaduto in passato, poiché ancora oggi c’è chi dimostra la propria nullità culturale e personale con atti del genere.

L’attacco ad un’opera d’arte non è un attacco solo all’artista o all’opera, ma è uno sfregio a tutta una comunità – prosegue l’amministrazione – Sfregiare l’arte con simboli e frasi inneggianti al fascismo e al nazismo rappresenta un attacco a tutto il paese, alla nostra Costituzione e alla memoria di tutti coloro che hanno perso la loro vita a causa di ideologie folli che hanno quasi distrutto il nostro mondo”.

L’amministrazione comunale, infine, lancia un messaggio. “Oggi più che mai siamo dalla parte della bellezza, dell’arte, della poesia e della memoria di quanto accaduto ricordando come un monito straordinario le parole del presidente Pertini, ‘il fascismo non è un’opinione, è un crimine’”.