mens_sana_tifosijpgQuello di ieri, verrà ricordato come lunedì di grande fermento in Viale Sclavo in un susseguirsi continuo di riunioni e incontri finalizzati a dare un futuro alla Mens Sana Basket 1871. A due settimane dalle dimissioni del CdA e dal terremoto che ha sconvolto la pallacanestro senese si intravede uno spiraglio di luce in fondo al tunnel. C’è un pizzico in più di speranza, nonostante ci siano ancora scogli di natura contabile e burocratica da superare.

Il percorso Primo step: nasce oggi, martedì, il trust di privati guidato dagli ex giocatori della Mens Sana che, scesi nuovamente ‘in campo’, sono riusciti a raccogliere i fondi necessari per le prime necessità e le scadenze più impellenti della società. Non ‘Mens Sana nel cuore’ ma ‘Io tifo Mens Sana’: sarà questo il nome del trust che si pone l’obiettivo di essere un polo quanto più aggregante di tutte quelle iniziative di raccolta fondi nate negli ultimi giorni all’interno della piazza senese. Ed anche l’ex coach della Mens Sana Marco Crespi, stando a quanto riporta il Corriere di Siena, ha dato la sua disponibilità a partecipare. Più a lungo termine la creazione del consorzio di sponsor che, per sua natura, necessita di tempistiche e giurisdizioni più particolari. In quest’ultimo caso, il lavoro si sviluppa si più fronti con l’obiettivo di arrivare a contratti di durata pluriennale con investitori che possano essere fortemente coinvolti nel progetto-Mens Sana. Secondo quanto sostengono i promotori dell’iniziativa, manifestazioni di interesse di questo tipo sono arrivate anche da fuori Siena.

Cosa succede Importanti anche le parole del presidente ad interim della Polisportiva Mens Sana Antonio Saccone che aveva aperto la porta ad eventuali nuove entrate nel capitale della società. Infatti, sono proprio questi gli obiettivi del nascituro trust e del consorzio che arriverà a breve: fare una due diligence e rimettere in ordine partecipazioni di capitale e, al contempo, i conti di Viale Sclavo. Fondamentale, secondo i promotori dell’iniziativa, non dismettere asset fondamentali. Tradotto: vietato vendere i giocatori (il mercato chiude domenica), per far vedere che c’è una progettualità ed una continuità aziendale.

Tratto da La Nazione ed. Siena