Letizia Giorgianni con alcuni ex obbligazionisti

AREZZO – “Una vergogna infinita. Tutti assolti, tranne che il capro espiatorio. In Banca Etruria sono stati bruciati i risparmi di 35mila toscani, polverizzati 300 milioni di euro di obbligazioni e azioni, ma per questi giudici non c’è stato reato”.

Così Letizia Giorgianni, presidente Associazione vittime del Salvabanche, commenta la sentenza del Tribunale di Arezzo sul crac di Banca Etruria.

“Tutti assolti gli imputati accusati dalla Procura di Arezzo di bancarotta fraudolenta e bancarotta semplice. Dal finanziamento allo Yacht Etruria, che ancora arrugginisce nel porto di Civitavecchia, al prestito Sacci (la più grossa delle sofferenze della fu Bpel) e alla San Carlo Borromeo, il resort del guru Armando Verdiglione. In questo immenso buco economico, evidentemente secondo il collegio, non c’è stato reato” conclude Giorgianni.

Crac Banca Etruria, una condanna e 23 assoluzioni. La sentenza del tribunale