«Quella conquistata contro la Sampdoria è una vittoria bellissima su un campo difficilissimo, da grandissima squadra. Complimenti ai ragazzi e al mister. È una gioia vedere questa squadra, un qualcosa di molto bello. In tanti anni che faccio questo mestiere è la squadra che gioca il calcio più totale che abbia mai visto in carriera». Con queste parole il direttore sportivo gigliato Daniele Pradè ha descritto il successo ottenuto ieri sera a ‘Marassi’ dalla Fiorentina guidata da Paulo Sousa che grazie ad un gol per tempo di Ilicic, su rigore, e Kalinic, su assist proprio del compagno di squadra sloveno, non solo vince la sua quarta gara esterna in questo campionato ma conferma quel primo posto che almeno per altri 15 giorni i gigliati potranno godersi.
Fiorentina bella e ancora prima in classifica Prova eccellente quella di Manuel Pasqual e compagni capaci di subire l’aggressività della Sampdoria soltanto nei primi 10 minuti, poi di colpire grazie ad un penalty conquistato per fallo di mano di Zukanovic e poi di controllare, con un Borja Valero sontuoso, un Bernardeschi prodigioso per la doppia fase offensiva e difensiva, ed un collettivo quello di Paulo Sousa che ha dominato la scena, chiudendo la sfida fra fine primo tempo, quando Viviano dice no prima ad Ilicic e poi a Vecino, ed inizio ripresa quando Kalinic segna la sua sesta rete stagionale, confermandosi cecchino soprattutto da campo esterno. Nel finale di tempo ci si è messo anche Tatarusanu a fare il protagonista salvando su Eder e confermando la porta gigliata imbattuta.
Firenze e un sogno chiamato Scudetto «I nostri tifosi credono allo scudetto? Quando la gente è contenta vuol dire che abbiamo fatto al meglio il nostro dovere, felici la gente, felici noi. La parola che ci deve accompagnare è felicità. Esprimiamo un calcio totale, un calcio diverso dagli altri, complimenti al mister e a tutta la squadra. Avanti così in questa maniera». Così il direttore sportivo viola Daniele Pradé è tornato sul successo viola di ieri sera a Genova contro la Sampdoria. «Siamo usciti da ‘Marassi’ con l’applauso di tutto lo stadio e questo è molto gratificante – ha aggiunto il d.s. gigliato –. È una cosa molto bella quando ti rendono meriti anche i tifosi della squadra avversaria. Abbiamo avuto anche ieri sera un seguito di tifosi incredibili che ringrazio. Ogni partita della Fiorentina sembra di un campionato diverso come quello inglese dove prevale l’agonismo, il gioco, la bellezza di questo sport che è meraviglioso. Abbiamo vinto contro una squadra forte, la Sampdoria, su un campo difficilissimo, impedendo ai nostri avversari di esprimere il loro gioco, e soprattutto di far servire a dovere due armi letali come Eder e Muriel. Sousa è il centro del nostro mondo, del nostro progetto. – ha concluso Daniele Prade’ -. Esprime da allenatore cio’ che era da calciatore, la sua cultura. La squadra lo sta seguendo in maniera totale. Abbiamo un’identità ben precisa e merito soprattutto del suo allenatore. Complimenti a Bernardeschi per l’applicazione che ci ha messo nel giocare contro la Sampdoria, per quello che sta facendo. È un ragazzo giovane che ci sta mettendo tutto quello che deve fare per crescere e per diventare un calciatore di grande livello».