Da Wikipedia: «Un quadrato magico è uno schieramento di numeri interi distinti in una tabella quadrata tale che la somma dei numeri presenti in ogni riga, in ogni colonna e in entrambe le diagonali dia sempre lo stesso numero; tale intero è denominato la costante di magia o costante magica o somma magica del quadrato». La costante in casa Fiorentina è sicuramente il numero 11 perché anche a Bologna il “Cuadrado-magico” ha regalato due splendidi gol, strappando gli applausi del pubblico felsineo, e trascinando i viola in un successo importante per la classifica e per l’Europa, anche grazie al pareggio tra Inter e Napoli che allontana la compagine di Mazzarri a -4.
Assenze ma grande fiducia per la finale di Coppa Italia La sfida del Dell’Ara decisa dal gol di Ilicic e dalla doppietta di Cuadrado ha gonfiato il petto e gli entusiasmi del pubblico di fede viola. Grande protagonista l’esterno colombiano che però sabato non potrà essere in campo – per squalifica – nella finale di Coppa Italia contro il Napoli. «Dispiace perché è in un periodo di forma ottimale e sta prendendo confidenza con il nuovo ruolo – ha spiegato Vincenco Montella nel dopopartita -. Le alternative però le abbiamo e punteremo su quelle, resto molto fiducioso. Un’idea c’é, ma vediamo gli allenamenti le condizioni dei giocatori, poi si sceglieranno gli uomini». Del resto la Fiorentina lascia ben sperare e l’ottimismo di Montella sembra più che giustificato. Sebbene i mancati rientri di Rossi e Gomez abbiano costretto il tecnico gigliato a rivoluzionare modulo e schemi di gioco, rinunciando ad un vero e proprio centravanti e affidandosi al cosiddetto “falso nueve”. «Prima dell’infortunio, Rossi era capocannoniere del campionato anche se non è un centravanti di peso. Gomez quando ha giocato ha sempre fatto bene, con loro due in campo abbiamo fatto 5 gol a Genova, credo che questa squadra abbia tante alternative». Le condizioni di Pepito Rossi, però, sono un pensiero costante anche in chiave Mondiale. «Sta bene, è guarito. Sta acquisendo anche ritmo negli allenamenti, non so quando verranno fatte le convocazioni, ma c’é un mese di tempo e se non ci saranno intoppi potrà essere convocato, poi ovviamente spettano al ct le scelte».
Sprofondo amaranto Se Firenze sogna, Livorno piange. I labronici sono mentalmente già retrocessi. La Lazio che ha piegato gli amaranto con un gol per tempo, di Mauri e Candreva (su rigore), che hanno sigillato il 2-0 finale per la compagine capitolina. Il Livorno ha confermato lo stato di profonda crisi, frutto di un solo punto nelle ultime 6 giornate, e a secco di vittorie dal 16 marzo scorso (2-1 sul Bologna). Il tutto, nonostante la scossa cercata dal patron Spinelli con il rientro del «filosofo-psicologo» Davide Nicola, richiamato dopo tre mesi di limbo al posto dell’esonerato Di Carlo che a sua volta lo aveva sostituito a gennaio scorso. Il -3 dal quart’ultimo posto a tre giornate dalla fine suona come una sostanziale condanna per il Livorno: solo un autentico miracolo potrebbe evitare agli amaranto la Serie B.