Sei milioni per azioni di contrasto al gioco d’azzardo patologico. Li prevedono due delibere approvate dalla Regione Toscana. La prima prenota, per l’annualità 2017, la somma di 2.843.095 assegnata dal Ministero della salute, per l’implementazione del Piano regionale di contrasto al gioco d’azzardo. La seconda destina 3.152.051 alle Aziende sanitarie per la realizzazione di attività di prevenzione, cura e riabilitazione delle persone con disturbo da gioco d’azzardo.
La prima fa riferimento al Piano regionale approvato nel 2018. Il Ministero della Salute ha istituito un Fondo per il contrasto al Gap (Gioco d’azzardo patologico), ripartito tra le Regioni. Per il 2016 alla Toscana sono stati assegnati 3.158.995 euro per l’annualità 2016. La delibera approvata di recente prenota invece la somma di 2.843.095, per l’annualità 2017.
Il Piano regionale di contrasto al Gap, alla cui realizzazione sono destinate le risorse, si propone di: concorrere alla rimozione delle cause sociali e culturali che possono favorire le forme di dipendenza da gioco; promuovere una risposta coordinata, integrata e continuativa alle persone che manifestano un problema di gioco d’azzardo patologico; agire prevalentemente sul versante della prevenzione, non trascurando indispensabili azioni di conoscenza e ricerca approfondita del fenomeno a livello provinciale e regionale, né azioni tese alla formazione/informazione di tutti gli operatori coinvolti nella tematica, sia dei servizi e degli Enti pubblici che delle Associazioni di volontariato, del terzo settore e dei gruppi di mutuo-auto-aiuto.
La seconda delibera, Riparto alle Asl del Fondo indistinto dei Lea, quota finalizzata alla prevenzione, cura e riabilitazione del disturbo da gioco d’azzardo, annualità 2019, destina alle Aziende sanitarie la somma complessiva di 3.152.051, così ripartita: Asl Toscana centro: 1.373.422; Asl Toscana nord ovest: 1.076.459; Asl Toscana sud est: 702.168.
Il Piano sanitario e sociale integrato regionale 2018-2020, nel capitolo dedicato alle “Nuove dipendenze”, individua come obiettivo primario il rafforzamento e consolidamento della rete di aiuto alle persone e alle loro familgie con prolbemi di Gap, attraverso l’integrazione degli interventi tra servizo pubblico, privato sociale e territorio e l’incentivazione di inizaitve dirette al potenziamento dei servizi sociosanitari di comunità rivolti al cittadino. Le risorse destinate alle Asl serviranno per queste azioni.