PIOMBINO – E’ scontro sul futuro delle acciaierie di Piombino (Livorno). Prima l’affondo di Antonio Gozzi, presidente dei Federacciai: “L’impegno finanziario dell’ipotizzato investimento sui piani a Piombino è così ingente, che ci sentiamo di dire che a questo progetto mancano del tutto le condizioni di fattibilità economico finanziaria e quindi non vedrà mai la luce”.
Poi, la replica di Eugenio Giani: “Certe dichiarazioni mi fanno temere vi possa essere anche una volontà di tenere fuori Piombino dalla pianificazione nazionale dell’acciaio”. Giani ha ricordato che “Piombino ha fatto molto per l’Italia e le scelte energetiche del Paese con il posizionamento del rigassificatore nel porto trasferendo energia all’intero sistema Italia, poiché senza i circa 5 miliardi di metri cubi di gas che annualmente vengono da Piombino, il nostro sistema energetico sarebbe stato fortemente penalizzato, con aumenti del costo dell’energia impensabili”.
Quindi, ha puntualizzato Giani, “vorremmo il rispetto degli accordi di programma che prevedono impianti per un doppio sviluppo siderurgico nella aree demaniali: da una parte le rotaie di Jsw, dall’altro la produzione più ampia con Metinvest”.