Comuni toscani spaccati sulla tariffa rifiuti, protagonista questo pomeriggio a Siena di quella che si annuncia come una seduta infuocata. Sono nove i Comuni grossetani pronti a far sentire la propria voce contro il corrispettivo per il servizio di ambito dall’Ato Toscana Sud a Sei Toscana e che inevitabilmente comporterà un aumento delle bollette per i cittadini nei prossimi anni.
Nove Comuni grossetani contro tutti E’ il fronte dei “no” costituito dai sindaci di Sorano, Pitigliano, Manciano, Isola del Giglio, Capalbio, Monte Argentario, Orbetello, Scansano e Magliano che questo pomeriggio a Siena al vertice dell’Ato Rifiuti, chiamato a ratificare il piano di gestione, presenteranno un documento di dura critica al progetto che leggeranno durante la riunione. E poi voteranno contro la programmazione dell’aumento della Tari dai Comuni a Sei Toscana spalmato su 4 anni e suddiviso in 98 milioni per il 2014, 99 per il 2015, 100 per il 2016, 102 per il 2017. Qualche mal di pancia si registra anche sul fronte aretino che però appare meno determinato ad esprimere parere contrario. Un voto che, tuttavia, non inciderà sulla scelta che i sindaci sono chiamati a fare questo pomeriggio: decidere la percentuale di rincaro che i cittadini, già dal 2015, troveranno in bolletta per la raccolta dei rifiuti che oscilla dal 4 al 6%. Perché il gestore dei rifiuti, Sei Toscana, su un concetto è ben determinato: nessun servizio è a costo zero. E per il futuro, oltre a mettere le mani sul prolungamento della concessione del servizio da parte dei Comuni, che dovrebbe passare da venti a ventiquattro o venticinque anni, Sei Toscana propone l’istituzione di un collegio arbitrale per dirimere le controversie con sede a Siena.