SCANSANO – “Ora si può brindare: la decisione è ufficiale e definitiva, le trivelle non arriveranno a cercare la geotermia a Scansano (Grosseto). Possiamo tirare un sospiro di sollievo, e ringraziare tutti coloro che si sono impegnati in una battaglia lunga sette anni”. Lo annuncia con un comunicato Maria Bice Ginesi, sindaca del paese maremmano, riguardo alla conferenza dei servizi della Regione Toscana che “ha scritto la parola fine, ufficializzando il già preannunciato diniego: Terra energy non potrà utilizzare i permessi di ricerca a Pancole e a Pomonte. Non ha la capacità economica per reggere l’impresa”.
“Si è preso atto – sottolinea il portavoce del comitato ‘Scansano Sos Geotermia’ Matteo Ceriola – di quel che abbiamo sottolineato sin dal primo giorno”.
Secondo quanto riporta il Comune grossetano nella conferenza dei servizi “i dirigenti della Regione Toscana hanno ricordato come sin dal 2017 e a più riprese è stato chiesto al proponente di dimostrare di avere le risorse economiche per effettuare le ricerche e poi ripristinare i luoghi. Non sono stati in grado di farlo malgrado tante proroghe. E ora i permessi sono decaduti”.
L’ultima riunione, aggiunge la stessa nota, “ha inoltre segnato un passo in avanti decisivo nella discussione sullo sfruttamento della geotermia. Nel riassumere i motivi del diniego, è stato sottolineato che, oltre alle capacità economiche, si deve tener conto che non è possibile imporre trivellazioni così importanti contro la volontà delle realtà locali. E che Scansano fosse decisa nel respingere quei progetti è stato chiarissimo dal primo giorno”.
“E’ una vittoria di tutta la comunità e come tale la festeggeremo”, dice Maria Bice Ginesi ricordando l’impegno di tanti: l’amministrazione comunale attuale e precedente, il Comitato di cittadini, le realtà economiche come la Cantina dei Vignaioli, la Cooperativa di Pomonte, il Consorzio di tutela del Morellino. “E in particolare – sottolinea Ginesi – Jacopo Biondi Santi che ha sostenuto il costo delle azioni legali. E l’avvocato Stefano Pasquini che ci ha rappresentato con tanta professionalità e partecipazione”.
Resta, si conclude, “la contraddizione tra la tutela ambientale ed economica assicurata dalla legge sulle aree non idonee allo sfruttamento della geotermia e la concessione di permessi di ricerca altrettanto invasivi e dannosi per realtà che vivono di produzioni di pregio e turismo”. “Rinnoviamo – dice Ginesi – l’appello a tutti i parlamentari, di centrodestra e di centrosinistra, a votare la proposta dell’onorevole Marco Simiani tesa a vietare la ricerca in aree non idonee alla successiva costruzione delle centrali. Noi ci siamo tolti un macigno dalle spalle, non vogliamo che altri territori si trovino a combattere la stessa battaglia”.