RADICONDOLI – “La trattativa tra la Regione Toscana ed Enel Green Power per il rinnovo delle concessioni geotermiche, in scadenza il 31 dicembre 2026, si sta avviando alla sua fase finale. Una fase non meno delicata delle precedenti, in cui i sindaci delle aree geotermiche resteranno uniti e determinati nel vigilare affinché gli impegni presi siano chiari, vincolanti e orientati a garantire il benessere e lo sviluppo futuro delle comunità locali”.

E’ quanto chiedono in una nota congiunta i sindaci di nove Comuni della Toscana (Montieri, Monterotondo Marittimo, Pomarance, Castelnuovo Val di Cecina, Castel del Piano, Arcidosso, Chiusdino, Radicondoli e Monteverdi) in vista della fase finale della trattativa tra Regione ed Enel Green Power per il rinnovo delle concessioni, in scadenza il 31 dicembre 2026.

“Con la proroga delle concessioni si gioca, infatti, la partita più importante dei prossimi 20 anni per dare prospettive di tenuta e di rilancio ai territori geotermici. Per questo siamo fermamente convinti che non sia solo importante chiudere presto la trattativa, ma anche chiuderla con il massimo risultato possibile” spiegano i primi cittadini.

“La Regione sin dall’inizio della trattativa ha dimostrato attenzione verso i Comuni anche più piccoli, coinvolgendo direttamente i sindaci nella definizione delle strategie di sviluppo locale e nella valutazione dei piani di investimento. La tutela dell’occupazione e la creazione di nuove opportunità di lavoro, soprattutto per i giovani delle nostre aree, sono priorità imprescindibili che abbiamo sempre difeso nella nostra azione politica nei confronti delle istituzioni oltre che della stessa EGP.

Riteniamo che Enel Green Power debba assumere impegni chiari e puntuali in questa direzione. L’energia geotermoelettrica non è solo una risorsa strategica per la sostenibilità e l’autonomia energetica della Toscana, ma anche un motore fondamentale per garantire il lavoro e promuovere uno sviluppo economico che sia solido e duraturo. Ad oggi, il settore geotermico toscano dà lavoro a circa 700 persone nelle centrali gestite da Enel Green Power, a cui si aggiungono un indotto cruciale che coinvolge 80 imprese nei Comuni geotermici delle province di Grosseto, Pisa e Siena e altre 150 aziende in tutta la regione, per un totale di oltre 1.500 addetti nelle aree geotermiche e più di 4.000 nel perimetro toscano. Questo sistema rappresenta una rete economica e occupazionale che non può essere trascurata né sottovalutata.

Per noi sindaci è di fondamentale importanza, oltre alla tutela degli aspetti ambientali e di quelli incentrati sulla capacità di produrre uno sviluppo ed una attrattività anche per i nostri ambiti territoriali, che l’accordo sulla proroga della concessione geotermica contempli un riconoscimento chiaro e premiale della territorialità delle aziende dell’indotto”.

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