«Al di là delle decisioni di Enel che è normale che faccia le scelte più opportune sul piano economico e industriale, il ritiro dell’azienda del progetto di Pc6 apre scenari ancora più preoccupanti in una situazione già di per sé critica». Commenta così il comitato GeotermiaSì la notizia del ritiro da parte di Enel Green Power del progetto della centrale geo-termo-elettrica di Piancastagnaio (Pc6), in provincia di Siena, dalla Valutazione di impatto ambientale in corso presso la Regione Toscana.
Ritiro per «rispondere a richieste derivanti dal nuovo quadro normativo» Enel Green Power ha annunciato di aver ritirato il progetto per «la necessità di rispondere alle richieste derivanti dal nuovo quadro normativo e regolatorio, a livello regionale e nazionale». Come ribadito nella comunicazione ufficiale inviata ieri da Enel Green Power alla Regione Toscana, «nel corso dell’iter non sono emersi rilievi di elementi di criticità ambientale ostativi al progetto stesso». L’azienda dunque, si legge ancora nella nota, «conferma peraltro l’interesse allo sviluppo dell’area e, non appena le condizioni lo consentiranno, potrà ripresentare un progetto aggiornato e rispondente alle nuove esigenze definite dall’evoluzione della cornice normativa e regolatoria».
GeotermiaSì: «Quali gli investimenti di Enel nella geotermia in Toscana?» Secondo il comitato che difende le attività geotermiche in Toscana, però, «va così in fumo, con gli investimenti che questo progetto avrebbe attivato, l’unica possibilità per le aziende e per l’economia dei nostri territori di arrivare al rinnovo delle concessioni del 2024 in modo quasi indolore». Alla luce di questa decisione, GeotermiaSì si chiede «in mancanza del rinnovo degli incentivi in un ipotetico Fer2 quali e quanti potranno essere gli investimenti di Enel nella geotermia in Toscana di qui ad allora?».
Il Comune di Piancastagnaio: «Saggia decisione» Sulla vicenda è intervenuto con una nota anche il Comune di Piancastagnaio: « L’amministrazione Comunale prende atto della saggia decisione di aggiornare il progetto alle migliori tecnologie – si legge -, cosa peraltro già richiesta nelle osservazioni a suo tempo formulate, e considerando che, allo stato attuale, il progetto di PC6 è l’unico realizzabile per la disponibilità della risorsa geotermica e che è indispensabile che esso venga realizzato con la miglior tecnologia disponibile definita a livello nazionale; pertanto questa Amministrazione si confronterà, per la definizione di un nuovo possibile progetto solo ed esclusivamente con il MISE (Ministero dello Sviluppo Economico)».