ROMA – Dopo la battuta d’arresto causata dallo scoppio della pandemia, -35% del fatturato nel 2020, il gelato artigianale in Europa torna protagonista (+25%) nel 2021 e un giro di affari da 8,7 miliardi di euro.
Il numero di punti vendita di gelato artigianale sono 36 mila tra gelaterie, pasticcerie e bar con gelato la Toscana si piazza sul podio. La maggiore concentrazione di gelaterie, infatti, è in Lombardia (11,2%), seguita da Toscana (9,3%) e Sicilia ed Emilia-Romagna (8,4%).
La filiera può contare su oltre 65.000 punti vendita e 300.000 addetti solo nel territorio europeo. Il trend del gelato, prodotto enogastronomico che si inserisce tra quelli con più gusti al mondo, è reso noto con il conto alla rovescia della Giornata Europea del Gelato Artigianale (Gelato Day), iniziativa che festeggia il decimo anniversario e che si celebra ogni anno il 24 marzo. In Italia il fatturato del gelato è stato pari a 2,8 miliardi di euro nel 2019, 1,85 miliardi nel 2020 e 2,3 miliardi nel 2021.
Nel 2021 è stimato che il consumo di gelato di ogni italiano sia stato di circa di 2,8 chili. L’Italia ha inoltre un ruolo predominante nel settore degli ingredienti e dei semilavorati per gelato, in cui, secondo l’Osservatorio Sigep (Salone Internazionale della Gelateria, Pasticceria, Panificazione e Caffè), operano 65 imprese che generano un fatturato complessivo di 1,8 miliardi di euro, di cui 800 milioni di semilavorati per gelato. Significativo anche l’impatto sulla filiera dei prodotti agroalimentari: circa 220 mila tonnellate di latte, 64 mila tonnellate di zuccheri e 50 mila tonnellate tra frutta fresca e secca e altre materie prime.
Numeri in crescita per il delivery del gelato: nel 2020 il mercato europeo del food delivery è arrivato complessivamente a 13,8 miliardi di dollari. In Italia, secondo i dati condivisi dal food delivery Deliveroo, le principali città per ordini di gelato sono Ferrara, Parma, Gorizia, seguite da Domodossola, Terni, Carpi, Modena, Sanremo, Pisa e Pavia.