Si è fatto un gran parlare nei giorni scorsi dello scandalo rifiuti toscano ovvero dell’inchiesta aperta dalla Procura della Repubblica di Firenze che ha portato all’arresto, tra gli altri, del direttore generale dell’Ato Toscana Sud, Andrea Corti con l’accusa di turbativa d’asta e corruzione.

A seguito della vicenda molti comuni, nonostante le rassicurazioni di Sei Toscana, manifestarono la propria preoccupazione sul fatto che lo scandalo potesse pregiudicare i servizi di raccolta rifiuti e spazzamento in tutto l’ambito di competenza delle aziende coinvolte nell’inchiesta ed in particolare i Comuni di Grosseto, Orbetello, Monte Argentario, Magliano in Toscana e Isola del Giglio hanno messo a punto una mozione congiunta che sarà presentata all’attenzione di ogni consiglio comunale.

Per chiarire meglio la posizione del comune di Isola del Giglio e del gruppo di maggioranza consiliare Orgoglio Gigliese abbiamo sentito il consigliere Luca Mibelli che gentilmente ha accettato di rispondere alle nostre domande chiarendo alcuni aspetti di questa vicenda che, siamo sicuri, riserverà molti ma sconosciuti sviluppi nell’immediato futuro.

La maggioranza sulla situazione del servizio integrato di gestione dei rifiuti

consigliere_luca_mibelliConsigliere Mibelli, ringraziandola fin da subito per aver accettato l’invito a questa piccola intervista, le rivolgiamo la domanda che si fanno tutti in questo momento: e adesso cosa succede?
Beh, ma questa è una domanda da fare a un indovino, non a un consigliere comunale! A parte gli scherzi, adesso si apre una partita importante, che si gioca su tre tavoli: quello giudiziario, quello delle politica regionale e quello dei sindaci. Sul tavolo giudiziario, lasciamo che la magistratura svolga il proprio lavoro, si spera con la massima celerità e accuratezza. Però sugli altri due tavoli la palla passa ai sindaci.

In che senso?
Nel senso che non è compito dei sindaci stabilire la colpevolezza o meno degli indagati, ma risolvere le inefficienze nella costruzione degli ATO sì. Perché alcuni comuni, fra cui gli 8 comuni dell’Area Ottimale di Raccolta Grosseto Sud (Capalbio, Isola del Giglio, Magliano, Manciano, Monte Argentario, Orbetello, Pitigliano e Sorano), avevano regolarmente sollevato dubbi su alcune questioni nel corso di questi tre anni di gestore unico, dubbi costantemente ignorati dalla maggioranza nelle assemblee ATO. A prescindere dai risultati delle indagini infatti, rimane inconcepibile per noi accettare un’assemblea in cui meno di 10 comuni su 109 possiedono il 60% dei diritti di voto, o che si sia affidato un servizio in regime di monopolio garantito per qualche decennio su tre province. Sono decisioni che nessun sindaco avrebbe mai preso, decisioni figlie dell’eccessiva dimensione degli ambiti di progettazione e gestione, secondo me.

Sì, ma adesso pare che la Giunta Regionale abbia proposto un’ATO unica regionale …
Ed è appunto per questo che, come ci siamo già detti noi comuni dell’AOR Grosseto Sud, i sindaci devono ritrovare la dignità del proprio ruolo e chiedere il rispetto di linee guida a garanzia dei cittadini e dei territori che rappresentano.
Come avrete appreso dalle note stampa uscite sui quotidiani locali, abbiamo fissato alcuni punti irrinunciabili in una mozione che sarà presentata nei consigli comunali nel mese di dicembre, per chiedere alla regione una riflessione, soprattutto sulla corrispondenza fra i proclami e i reali effetti che queste riforme producono. Come ho detto alla scorsa assemblea dei 109 sindaci: “quando un investimento, che sia economico o politico, è sbagliato, si valutano i danni e si torna indietro. Non si può continuare a sbagliare per sempre e dire che non vi sono altre vie.” Anche perché la Toscana è unica in Italia ad avere una gestione accentrata di questo genere. In altre regione i servizi di raccolta, spazzamento e trasporto sono gestiti da comuni consorziati o su aree comunque molto più piccole.

Capiamo perfettamente. Però sa, i nostri lettori hanno bisogno di informazioni dirette: cosa succederà alle bollette, passate e future?
E’ una domanda a cui al momento ancora non so rispondere. Posso solo dire loro di seguire i prossimi consigli comunali, nei quali faremo informative un po’ più approfondite. Colgo l’occasione per invitare i cittadini alla partecipazione al prossimo consiglio, che si terrà mercoledì 30 novembre, le cui riprese saranno comunque rese disponibili su internet. In quell’occasione illustreremo non la mozione di cui ho appena parlato, ma una proposta dal Gruppo di maggioranza Orgoglio Gigliese, in cui ripercorriamo i passi e le proteste che l’amministrazione ha portato avanti in questi due anni. In silenzio, mentre altri continuavano con il solito mantra “il Giglio spende tanto perché non fa la differenziata… in Comune non fanno niente!”
Per quanto riguarda eventuali rimborsi, mi preme comunicare in modo chiaro e netto che non sono in vista nel breve periodo. Ad oggi non ci sono neanche i rinvii a giudizio degli indagati, è prematuro parlarne, sebbene chiederemo alla Giunta di attivarsi prontamente per la costituzione di parte civile nell’eventuale futuro processo.

Quindi i cittadini devono disperare e rassegnarsi a pagare quanto pagano?
No, non ho detto questo. Ho detto solo di non sperare che entro quest’anno ci saranno dei rimborsi, o che si tornerà alla situazione precedente all’ATO unico. In primis perché al momento la cornice legislativa è quella che impone l’ATO unico sulle tre province, e la volontà della Giunta regionale è di andare su ambiti ancora più grandi e perché la gara ad evidenza pubblica oggetto di indagine è ad oggi perfettamente in vigore. Ma soprattutto perché al Giglio è il caso che si inizi a parlare seriamente di differenziata. Anziché, ad esempio, scrivere che il comune è inefficiente perché ha la grave colpa di aver approvato una delibera con 6 giorni di ritardo o, peggio, di dire che non è vero che stiamo subendo tagli iniqui e insostenibili da parte del governo centrale, mi sarebbe piaciuto che la minoranza mi avesse personalmente rinfacciato una promessa da me fatta in consiglio comunale mesi fa, e che ancora non ho mantenuto: fare un gruppo di lavoro con gli ex- assessori all’ambiente per progettare un sistema efficiente di raccolta differenziata, così da vedere quanto è colpa degli amministratori, attuali e passati, e quanto dei vari contratti che sono stati siglati, talvolta troppo superficialmente, nel corso degli anni. Ma soprattutto di progettare un sistema funzionante per una realtà unica in tutta l’ATO come l’Isola del Giglio. E’ ora di finirla di credere ciecamente ai progetti che dal continente ci piovono addosso: bisogna diventare grandi e progettare noi un sistema che funzioni. Fatto questo, potremmo vedere se il quadro normativo aiuta o ostacola un’efficiente raccolta differenziata. Perché la differenziata funziona solo se progettata bene, altrimenti fa solo aumentare i costi, come abbiamo ribadito in ogni consiglio comunale. Spero di poter convocare le prime riunioni nel mese di gennaio 2017, prima dovremo andare in ATO a rivedere il nostro piano dei servizi esecutivo. Pare che alcune modifiche che ci è sempre stato detto fossero inutili ai fini del costo del servizio, adesso possano invece variarlo… Di sicuro mi sento di dire che ci sarà più attenzione da parte dell’ATO rispetto alle richieste dei comuni, pertanto non è improbabile una rivisitazione dei servizi che vadano nel senso di abbassare la tariffa 2017. Però al momento non posso promettere niente, a parte che ci impegneremo in tal senso. I tempi sono ancora prematuri.

Compreso perfettamente. Bene, la ringraziamo per il tempo dedicato e siamo a disposizione per un eventuale sostegno tecnico ai video dei consigli comunali, che ci proponiamo sin d’ora di ospitare sul nostro giornale.
Non ne avevo dubbi. Grazie a voi.

Tratto da Giglionews del 29/11/2016