«La Toscana purtroppo è un luogo ad altissima valenza simbolica, città d’arte, di turismo quindi da questo punto di vista non è meno minacciata di altre parti del Paese quindi non mi sento né di indicarla come un obiettivo privilegiato, né come una situazione nella quale episodi di questo genere non possano accadere». Così il Capo della Polizia Franco Gabrielli a Siena rispondendo ai giornalisti che gli chiedevano se Siena e la Toscana fossero zone particolarmente a rischio di attentato terroristico. «Siamo dentro una minaccia molto liquida, indefinita, indistinta, dove ormai la possibilità di arrecare danno si fa con mezzi alla portata di tutti» ha aggiunto Gabrielli che ha poi sottolineato: «Noi tutti dobbiamo lavorare per far comprendere che c’è un apparato di sicurezza che sta lavorando, che purtroppo ci possono essere degli episodi imprevedibili che possono cagionare dei danni, ma tutto questo non può stravolgere la nostra vita. Dobbiamo guardare avanti e non farci risucchiare da un gorgo di paura, di panico, di diffidenza nei confronti degli altri; se tutto questo fosse realizzato, avremmo già perduto» ha detto Gabrielli.
«Attacco Parigi conferma minaccia, non modifica il livello della minaccia» In merito al recente attacco terroristico a Parigi Gabrielli ha spiegato che «queste vicende stanno a confermare la minaccia, non a modificare il livello della minaccia. Siamo in presenza di un terrorismo a prevedibilità zero, siamo in una situazione nella quale gli apparati di sicurezza devono profondere il massimo sforzo per garantire una cornice di sicurezza. E’ un tipo di terrorismo che si sconfigge primariamente con l’atteggiamento della gente, nel senso che questo terrorismo vuole impaurirci, vuole colpirci nei nostri valori più profondi di società libera, democratica, che rispetta tutti e tutto e quindi spinge questa società a chiudersi in se stessa, a discriminare, a guardare gli altri con sospetto e noi questo non lo possiamo consentire. Se così fosse avremmo già perduto». «Anche da noi eventi di questo genere possono accadere – ha spiegato il Capo della Polizia -, noi stiamo lavorando perché ciò non sia. Credo che questo sia la cosa che i cittadini ci chiedono con più forza. Fino ad adesso lo sforzo è stato ripagato con i risultati, ovviamente non dobbiamo nemmeno cadere in facili trionfalismi. Nel nostro Paese sia gli apparati di intelligence sia gli apparati di polizia sia il contributo delle forze armate è tale da averci oggi consentito di portare a casa un buon risultato». In merito poi alle elezioni presidenziali in Francia di domani, Gabrielli ha sottolineato come sia «indubbio che gli episodi degli Champs Elysées incideranno o potranno incidere anche sui risultati elettorali».