«Non ci sono trattative di mediazione in corso con i legali di Mps sull’azione da 3,8 miliardi di euro contro la banca senese». A dirlo il presidente della Fondazione Mps Carlo Rossi in merito alle indiscrezioni di stampa che darebbero per avviato un negoziato per neutralizzare l’iniziativa legale dell’ente di Palazzo Sansedoni contro Mps.

«Sempre disponibili a soluzioni condivise» «Da parte nostra siamo sempre stati disponibili a soluzioni condivise ma ad ora non ne abbiamo mai parlato con la controparte» aggiunge Rossi ribadendo: «’Meglio un cattivo accordo che una buona sentenza’, lo abbiamo sempre sentito dire in ambito legale, ma per fare un accordo bisogna essere in due, in questo caso direi in 3 vista l’entità dell’azionista di maggioranza di Mps».

Ipotesi ‘mini Mps’ L’ipotesi di una fusione tra Unicredit e Mps e la nascita di una ‘mini banca’ Mps in Toscana, secondo quanto si apprende, non sarebbe stata al centro dell’incontro avvenuto nei giorni scorsi tra i vertici della Fondazione e i rappresentanti del Mef. La stessa ipotesi non sarebbe inoltre gradita a Siena e alla stessa Fondazione Mps perché ritenuta una sorta di ‘contentino’ specie di fronte alla durata di 1-3 anni del nuovo spin-off bancario. Nella città del Palio è ancora radicata la convinzione, infatti, che il brand Mps possa essere appetibile ben oltre i confini toscani e istituzioni pubbliche locali e regionali, insieme alla Fondazione Mps, starebbero trattando con il Mef proprio su tale convinzione al fine di salvaguardare, oltre al marchio, la sede della direzione generale della futura banca a Siena. Un prossimo incontro in via XX settembre a Roma potrebbe essere in calendario alla fine di questo mese.

«Non vogliamo spezzatini» Così Federico Di Marcello, segretario della Fisac Cgil di banca Mps, commenta le indiscrezioni di stampa in merito all’ipotesi di una fusione tra Unicredit e la banca senese e la nascita di una ‘mini banca’ Mps in Toscana. «Un’ipotesi che non ci piace perché vogliamo tutelare l’intero perimetro bancario di Mps» ha aggiunto Di Marcello evidenziando come il progetto «sarebbe un ‘contentino’ politico di cui non vedo utilità industriale. Aspettiamo di conoscere il piano industriale della banca» ha concluso il segretario della Fisac Cgil di banca Mps.

Governatore Giani: «Fiducioso battaglia per identità che abbiamo fatto» In merito poi alla fusione tra Unicredit e Mps è intervenuto oggi il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani. Il governatore ha detto di essere «fiducioso sulla battaglia che abbiamo fatto perché Mps come brand, sede e autonomia giuridico funzionale della sua identità rimanga sempre quella banca che dal 1472 rappresenta il punto di riferimento di un’attività finanziaria e bancaria che in Toscana è di alto livello».