SIENA – «Siamo contrari allo ‘spezzatino’ del Monte dei Paschi di Siena». A ribadirlo il segretario generale della Cgil Maurizio Landini a margine dell’assemblea della Banca d’Italia che ha invitato a riflettere sui cambiamenti tecnologici in atto e a riflettere sull’importanza per il paese del settore del credito.
Una voce unanime, dunque, dopo le prese di posizione di tutte le sigle sindacali a livello locale e nazionale contro l’ipotesi che sarebbe invece gradita al Governo.
Intanto lo stesso Mps ha comunicato in una nota che «non ci sono aggiornamenti da segnalare in merito alla ‘soluzione strutturale’», cioè alla fusione con un gruppo bancario più solido, «o all’operazione di rafforzamento patrimoniale» da 2,5 miliardi di euro, subordinata all’autorizzazione della Dg Comp e della Bce. Lo si legge in una nota dell’istituto senese, tenuto a comunicare mensilmente gli aggiornamenti sulle operazioni di rafforzamento patrimoniale dopo essere finito nella black list della Consob.
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