ROMA – “Il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso ha oggi incontrato a Palazzo Piacentini il sindaco di Piombino Francesco Ferrari per parlare del futuro della fabbrica, delle sorti dei lavoratori e della situazione ambientale”.
Lo fa sapere il Ministero spiegando che “il ministro e il sindaco hanno condiviso la necessità di un intervento sistemico che tenga insieme la soluzione delle criticità e lo sviluppo innovativo. Durante l’incontro Urso ha confermato il totale impegno del Governo per una soluzione condivisa e Ferrari ha ringraziato il Ministro per aver dimostrato ancora una volta un interesse fattivo nei confronti di Piombino”.
“Apprendiamo con piacere, ma anche con una certa sorpresa, che si è tenuto oggi un incontro fra il sindaco di Piombino e il ministro del made in Italy Adolfo Urso. Qualunque iniziativa che smuova un po’ di torpore a una vicenda che si sta incancrenendo è sicuramente preziosa e non può che confortare, specialmente in una fase così confusa dove insistenti e non confermate voci di nuovi imprenditori continuano a rincorrersi. Non si può però sottacere una certa sorpresa nel nuovo metodo adottato, privo di alcun coinvolgimento dei soggetti cointeressati, azienda, organizzazioni sindacali tutte e le altre istituzioni interessate”. Così Fim, Fiom e Uilm provinciali commentano l’incontro di oggi tra il sindaco Francesco Ferrari e il ministro Del Made in Italy Adolfo Urso.
Mercoledì 18, aggiungono, anche i segretari nazionali di Fim, Fiom e Uilm incontreranno il ministro: “All’ordine del giorno ci sono le vertenze attualmente aperte e da quanto di nostra conoscenza l’obiettivo è concordare una calendarizzazione di quelle più stringenti, fra cui la fabbrica piombinese”. Nella nota, infine, i sindacati si dicono certi che “le informazioni raccolte nell’incontro odierno con il ministro siano importanti e preziose per la nostra vicenda, sappiamo quanto il primo cittadino più di chiunque altro abbia presente l’importanza di cambiare passo, e quanto siano inutili le passerelle, in una fase esternamente delicata per la fabbrica, per la città, ma anche per questa amministrazione ancora alle prese con le complicate e non ancora concluse vicende del rigassificatore e della discarica Rimateria”.