coccarda-sindaco-230x155.jpg«I Comuni sono la difesa della nostra cultura, i Comuni sono nati in Toscana e proprio qui vorrebbero cancellarli. Anzi no, fonderli». E’ questo il commento dell’assessore del Comune di Volterra Gianni Baruffa. Alla luce dell’esito del referendum sulle fusioni svoltosi lo scorso weekend e che ha visto i “no” trionfare a Riparbella e Castellina Marittima e a Castiglione Fibocchi e Capolona. «Non mi aspettavo la vittoria schiacciante del “no” – spiega -. La macchina politica del partitone pisano aveva messo in campo i maggiori esponenti andando a “scomodare” anche i consiglieri regionali, per convincere e spiegare che la fusione era necessaria. Quindi da una parte la struttura di un partito a favore del Sì, dall’altra movimenti di cittadini e sindaci in testa Marco Buselli per il No. Questa volta la fusione è fallita, a dimostrazione che  le decisioni non possono essere calate dall’alto, ed è del tutto evidente che nonostante si fosse “sponsorizzato” il guadagno economico che avrebbero le due comunità che si sarebbero fuse, i cittadini hanno dimostrato che (forse conviene pagare un po’ di più,) alla promessa di chissà quali risorse aggiuntive prevale la dignità l’orgoglio e l’amore del proprio territorio e della propria storia. Una bella lezione in questi anni di crisi che oltre che economico-finanziaria è di smarrimento dei valori».

Salvaguardare i comuni «I comuni più piccoli hanno sempre avuto i conti in ordine – racconta ancora Baruffa –, gli sprechi sono altrove. Non abbiamo mai sentito parlare di un “Salva Riparbella” o un “Salva Castellina”. Devono essere i singoli Comuni a decidere se fondersi e unirsi e soprattutto devono essere i cittadini a decidere, e non altri enti. L’ esempio che mi viene a mente pensando a qualcosa di “calato dall’alto” è sulle unioni,  l’esperimento Unione Valdera, il primo in Toscana, ha avuto un grosso colpo qualche settimana fa, vedendo uscire ben 4 comuni. Fusioni, Unioni, non sono funzionali, mentre invece con  meno  spreco di risorse umane ed economiche ci sono le funzioni associate. Associare le funzioni, per gestire insieme alcuni particolari servizi. Così si possono ottenere dei veri risparmi, collaborare insieme mantenendo ognuno la propria identità, continuando quel legame con il territorio e con i cittadini che da sempre è sinonimo di democrazia.
Un’ultima riflessione, infine, è che ancora il pd non abbia capito, per lo meno nel pisano, che le regole si decidono sul territorio e con il territorio, e non nel chiuso di una stanza, di qualche palazzo più o meno importante. Finchè ci saranno sindaci come Buselli – conclude l’assessore -, e tanti altri come lui la democrazia rimarrà sempre dei cittadini».