Proprio sul tema fusione il Pd in provincia di Siena sta andando verso una nuova scissione. A sud di quel capoluogo perso con le recenti amministrative, sono le ipotetiche fusioni dei Comuni a tenere banco: Torrita e Montepulciano, Asciano e Rapolano Terme. Se nel primo caso la “battaglia” tra favorevoli e contrari è in atto da 2 anni, nel secondo caso la pugna ha solo qualche settimana ed è in buona parte a tinta Dem. La spinta per il Sì alla fusione arriva infatti dalla base Pd di Asciano, come recentemente rivendicato in una nota stampa della segretaria del Pd di Asciano Fiorella Pianigiani, mentre i Dem a Rapolano Terme hanno espresso da tempo la loro contrarietà ad ogni proposta di fusione.
Dal carnevale alla battaglia E mentre nel paese del Garbo non è garbato per niente l’eco che sta avendo l’ostracismo alla fusione, alla stessa maniera di quanto ai vicini di casa non piacque lo scherzo del “carnevale di Asciano e Rapolano Terme”. Ma oggi dalla goliardia del martedì grasso siamo passati ad una vera battaglia politica. Unico risultato? L’accentuazione di una frattura tra comunità vicine alle quali, forse, non importano vantaggi o svantaggi di una ipotetica fusione quanto sentirsi parte attiva di una politica sempre più distante dalle piazze.
Un nome che non piace ai vicini Non solo, il matrimonio tra Asciano e Rapolano non s’ha da fare anche per i vicini democratici. La battaglia, infatti, riguarda anche l’indicazione del nome del futuro comune unico che è stato indicato in Crete Senesi facendo infuriare i vicini di casa. Nei giorni scorsi è stato infatti il sindaco Pd di Monteroni d’Arbia Gabriele Berni ad alzare la voce in Regione Toscana e sui media per rivendicare la titolarità del nome paventato anche per il suo territorio. Così come molti malumori sono nel Pd di Montalcino che vuole difendere il nome Crete Senesi legato al celebre tartufo bianco che da sempre fa rima con San Giovanni d’Asso, oggi nel comune di Montalcino. E mentre la Regione Toscana ha dichiarato la procedibilità della proposta referendaria proprio con quel nome, c’è chi tra i promotori della raccolta firme per il referendum avrebbe avanzato la proposta per un nuovo nome: Crete. Nella scorsa settimana, intanto, il comitato contro la fusione ha organizzato due incontri partecipati e accesi a Rapolano Terme e a Serre di Rapolano. Medesima partecipazione, è innegabile, non si è ancora vista da parte dei sostenitori del Sì.
Dalle feste de l’Unità alla festa delle divisioni Volano gli stracci tra ascianesi e rapolanesi, serrigiani e rapolanesi e circoli del Pd distanti pochi chilometri tra loro. Sembrano lontane anni luce quelle feste de l’Unità che proprio in questo periodo, proprio ad Asciano e Rapolano Terme, vedevano il partito unito sul palco dei relatori nell’avanzare proposte di condivisione politica, di sviluppo del territorio. Ed ecco che i concetti di area vasta, e anche di Crete Senesi, si mescolavano al sapore e all’odore delle salsicce e dei fegatelli. E tutto si digeriva meglio, Crete Senesi e fegatelli. Perché? Perché si ascoltava e si mangiava senza fratture, divisioni, imposizioni.