fusione_comuniReferendum consultivi contestuali sulle due proposte di fusione dei comuni del Casentino, con la particolarità di una sola scheda per gli elettori del comune di Chiusi della Verna che dovrebbero essere chiamati ad esprimere la propria preferenza anche sull’ipotesi di non fondersi con nessuno, oppure di unirsi a Bibbiena od Ortignano Raggiolo (Arezzo), o di aggregarsi a Castel Focognano e Chitignano. È questa l’opinione espressa dal collegio di garanzia statutaria della Regione Toscana, chiamato a esprimere un parere consultivo dal presidente del Consiglio regionale Eugenio Giani sulle proposte alternative di fusione dei comuni del Casentino all’esame dell’Assemblea legislativa regionale.

Consultazione in due tempi? «Il collegio – spiegano i consiglieri Pd Lucia De Robertis e Valentina Vadi – era stato chiamato in causa nell’ambito del procedimento che il Consiglio sta affrontando, relativo alle due proposte di fusione dei comuni, rispettivamente, di Bibbiena, Chiusi e Ortignano Raggiolo e di Chiusi con Castel Focognano e Chitignano. L’una di iniziativa popolare, l’altra di iniziativa della Giunta regionale su richiesta dei consigli comunali interessati». Il collegio, spiegano De Robertis e Vadi in una nota, «ribadendo la natura meramente consultiva del referendum, ha proposto la consultazione contestuale delle popolazioni interessate, proponendo la presentazione di una sola scheda per gli elettori di Chiusi, dalla quale univocamente desumere l’orientamento sulle opzioni possibili. Ovvero nessuna fusione, la fusione con Bibbiena e Ortignano, la fusione con Castel Focognano e Chitignano». Dal collegio anche l’ipotesi, subordinata, di una consultazione in due tempi, che veda in prima battuta solo l’elettorato chiusino esprimersi sulle proposte e, in seconda battuta, il coinvolgimento delle popolazioni degli altri comuni.