E’ approdata in aula oggi in Consiglio regionale a Palazzo del Pegaso a Firenze la proposta di fusione dei Comuni di Montepulciano e Torrita di Siena, con la vicenda che la settimana scorsa era stata già vivisezionata nei suoi aspetti principali dalla commissione Affari istituzionali presieduta da Giacomo Bugliani. «L’istruttoria compiuta in commissione per il progetto di fusione di Montepulciano e Torrita di Siena è stata particolarmente ampia ed approfondita – ha sottolineato a margine dei lavori odierni in  Consiglio regionale il presidente Giacomo Bugliani -. La proposta di legge è di iniziativa della Giunta ed ha alle base le delibere dei consigli comunali dei due Comuni coinvolti che si sono espressi a maggioranza favorevolmente al progetto di fusione, anzi sono stati i Consigli comunali di Montepulciano e di Torrita di Siena a chiedere alla Giunta regionale l’elaborazione di una proposta di legge di fusione dei Comuni. In commissione sono stati sentiti i sindaci dei Comuni coinvolti ed entrambi, chi in maniera diretta e chi in maniera rappresentata, hanno espresso parere favorevole alla prosecuzione del percorso di fusione. Sono stati sentiti anche i rappresentanti dei comitati in posizione paritetica, il comitato per il sì e quello per il no alla fusione, ed alla fine tenendo conto delle ragioni espresse dai consigli comunali e dai sindaci la commissione ha deciso di esprimere parere favorevole rispetto all’edizione del referendum consultivo delle popolazioni interessate che poi è approdato all’aula ed ha ottenuto  il voto favorevole del Consiglio regionale. Mi preme evidenziare rispetto a questo passaggio che i due Comuni hanno richiesto al Consiglio regionale di tenere conto del risultato conseguito all’esito del referendum in ciascuno dei Comuni, vale a dire la vittoria del si in entrambi i comuni coinvolti. La proposta di legge chiaramente non può contenere una previsione di questo tipo perché la normativa di riferimento lascia libero il Consiglio regionale di valutare l’esito del referendum consultivo, è stato però approvato un ordine del giorno assolutamente significativo a firma del sottoscritto e del presidente Marras il quale impegna il Consiglio regionale a tenere conto del risultato del referendum in termini di volontà espressa da tutte le popolazioni coinvolte, ed eventualmente riascoltare le voci delle istituzioni del territorio prima di procedere alla fusione dei Comuni».

Un sistema complesso Il dibattito per parlare della possibile fusione fra i Comuni di Montepulciano e Torrita di Siena è stata l’occasione questa mattina in Consiglio regionale proprio per discutere dei processi di fusione in vari comuni della Toscana. In particolare alcuni consiglieri dell’opposizione, come Marco Casucci della Lega, ha criticato certi tipi di operazioni. «Io ho ribadito anche in aula che la critica ai percorsi di fusione volta volta reiterata dalle opposizioni è priva di fondamento perché abbiamo un sistema normativo che garantisce a pieno i percorsi di fusione e permette di soppesare attentamente tutti i passaggi che devono essere fatti, le delibere dei consigli comunali, le audizioni dei sindaci, eventuali audizioni dei comitati coinvolti, il referendum consultivo e precise disposizioni che vincolano comunque a livello di impegno politico il giudizio del Consiglio regionale all’esito del referendum – ha sottolineato Bugliani -. Nulla toglie che si voglia decidere come Consiglio regionale di modificare la normativa ma mi preme evidenziare che per modificare una normativa la si deve modificare in senso migliorativo andando ad apportare tutte quelle correzioni e quegli aggiustamenti che possono magari essere meglio rispondenti alle esigenze dei territori. Io credo che il Consiglio regionale abbia approntato una serie di soluzioni importanti rispetto ai percorsi di fusione – ha ribadito Bugliani -, lo ha fatto in tutti i percorsi di fusione che hanno caratterizzato questa legislatura che ha visto la Toscana passare da 279 a 274 comuni, e lo farà anche nelle molte richieste di fusione che sono all’attenzione ora della prima commissione, e poi del Consiglio regionale, perché diversamente  da quanto qualcuno dice, soprattutto delle opposizioni, che le fusioni sono un argomento che non interessa il territorio toscano, io da presidente della prima commissione posso tranquillamente ribadire che sono moltissime le proposte di legge che arrivano in commissione su questo tema e sono proposte di legge che vengono dai territori».

Qui di seguito riportiamo anche il comunicato stampa congiunto dei Comuni di Montepulciano e Torrita di Siena:

Il Consiglio Regionale della Toscana ha approvato, nella seduta di mercoledì 4 luglio, il documento che, accogliendo le richieste dei Sindaci, le indicazioni dei Consigli Comunali ed anche le volontà dei Comitati, subordina la fusione tra i Comuni di Montepulciano e Torrita di Siena al raggiungimento della maggioranza dei SI (50% + 1) in entrambi i comuni, in occasione del referendum previsto dalla normativa regionale.

Un risultato, quello ottenuto in Consiglio Regionale, che conferma dunque, in pieno, quanto i due Comuni avevano chiesto già nel 2016, con le prime deliberazioni dei rispettivi Consigli, e che i Sindaci Andrea Rossi e Giacomo Grazi hanno rivendicato con forza nella nota inviata a Via Cavour venerdì scorso; l’Ordine del Giorno approvato va poi anche oltre, lasciando una porta aperta ad una decisione ancora più attenta e meditata.

«Siamo molto soddisfatti – dichiarano i due Sindaci – mercoledì mattina, in Consiglio Regionale, è stato compiuto un altro importante passo sul percorso di fusione che ribadisce la fondamentale importanza che le due Amministrazioni attribuiscono alla volontà dei cittadini. Perché anzitutto viene riconosciuta la piena legittimità del pronunciamento dei due Consigli Comunali che indicavano nella maggioranza assoluta dei votanti (50% +1) in entrambi i Comuni la soglia di gradimento necessaria per procedere alla fusione. Inoltre l’atto, dimostrando sensibilità ed attenzione alle esigenze del territorio, ammette la possibilità che i Consigli Comunali, analizzato il voto, chiedano al Consiglio Regionale di approvare o meno la Legge necessaria per sancire la fusione».

«L’Ordine del Giorno approvato dall’Assemblea – proseguono Rossi e Grazi – è stato proposto dalla maggioranza di centro-sinistra che ringraziamo per la coerenza dimostrata con quanto detto fin dalle prime iniziative pubbliche, a cui erano stati presenti anche alcuni consiglieri regionali di centrosinistra».

«Ora torniamo quindi a concentrarci sul referendum, sulle enormi potenzialità di questo progetto e sulle iniziative di promozione popolare” affermano i due Sindaci. “Resta il rammarico per i toni eccessivamente accesi che in questi mesi si sono sviluppati sull’argomento e che hanno badato più alla forma che non alla sostanza. Ora che le parti politiche che siedono in Consiglio Regionale hanno legittimato le nostre esigenze democratiche, espresse dai nostri territori, rivolgiamo a tutti un invito a ragionare sul progetto, a sviluppare la discussione nelle sedi pubbliche, mai andando “contro” le posizioni opposte ma piuttosto esprimendosi “a favore” delle proprie. Non vogliamo che le urla che ormai caratterizzano negativamente la politica nazionale comincino a far parte anche della nostra comunità: la discussione può essere e deve essere critica, ma sobria, tenendo sempre presente l’obiettivo primario e cioè consentire ai cittadini di esprimere liberamente le proprie opinioni essendo però correttamente informati».

«Non neghiamo – concludono Rossi e Grazi – che, in assenza di quanto approvato oggi dalla Regione, le maggioranze che amministrano Montepulciano e Torrita di Siena sarebbero state disposte da subito, come sempre detto, ad interrompere il progetto, assumendo gli atti necessari».

 

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