LAJATICO – “A distanza di anni dalla battaglia contro le fusioni e contro la più generale tendenza a considerare i territori solo come “numeri”, purtroppo il tema è ancora tremendamente attuale. I processi di aggregazione continuano ad essere caldeggiati in Toscana, ma anche in numerose altre regioni”.
Lo sottolinea Marco Buselli, ex sindaco di Volterra che, il 12 marzo 2016, si fece promotore di una storica manifestazione sul Colle proprio sul tema delle fusioni. “Un tema nazionale, di fatto, che vide all’epoca con Orgoglio Comune, nato proprio a Volterra insieme al Comune stesso, ad Agenzia Impress e all’associazione Comuni dimenticati, arrivare ben 114 sindaci, dal Vajont alla profonda Sicilia, sul colle volterrano, per una manifestazione ed un successivo momento di riflessione comune.
Lajatico dice no alla fusione con Peccioli: contrari il 68,17% (agenziaimpress.it)
L’occasione non fu fine a sé stessa e fece emergere un filone di opinioni controcorrente, rispetto a ciò che i fautori delle ‘fusioni facili’ hanno sempre proposto all’attenzione della società civile. Negli anni vere e proprie storture, come quella di aver fuso forzosamente Abetone e Cutigliano, mentre ad Abetone aveva vinto il no, hanno lasciato il posto a forme più leggere, fino a riconoscere, come sta accadendo in questi giorni ad una comunità, pur piccola che sia, finalmente il diritto di autodeterminarsi. Credo che movimenti come quello di Orgoglio Comune abbiano contribuito a far ripensare chi voleva risolvere le fusioni come pratiche burocratiche da chiudere velocemente senza troppi pensieri.
Di questi giorni è la clamorosa sconfitta del processo di fusione fra Lajatico e Peccioli. In questo caso l’arroganza del potere, che avrebbe visto in Lajatico una vera e propria annessione da parte di Peccioli, è stata battuta. Il sindaco pecciolese Macelloni, che aveva scommesso sulla fusione, ha chiaramente perso anche in termini assoluti, sommando i voti delle due comunità locali.
Quando hanno chiamato i cittadini di Lajatico a decidere sullo scioglimento o meno del loro Comune in un’entità unica con Peccioli, è stato dato, a parer mio, un segnale chiarissimo che non è vero che tutto ha un prezzo. L’orgoglio e la dignità di una comunità e di un territorio, come ebbi modo di dire in piazza, durante un evento organizzato dal combattivo comitato “Lajatico non è fusione”, non sono in ‘vendita’. C’è bisogno di segnali così, soprattutto in un contesto come quello attuale, povero di valori e di partecipazione”.