Hanno partecipato anche il presidente del Consiglio regionale Eugenio Giani e la vicepresidente Lucia De Robertis alla seduta della commissione Affari istituzionali dell’assemblea toscana, presieduta da Giacomo Bugliani (Pd), riunita ieri mattina nella sala consiliare del Comune di Bibbiena (Ar). Sette sindaci, rappresentanti sindacali e delle categorie economiche, referenti dei comitati promotori hanno preso parte numerosissimi all’audizione su tre proposte di legge per la fusione di alcuni comuni del Casentino. Una, presentata dalla Giunta regionale, interessa Castel Focognano, Chitignano, Chiusi della Verna. Le altre due proposte sono d’iniziativa popolare: la prima, prevede la fusione di Bibbiena, Chiusi della Verna, Ortignano Raggiolo; la seconda la fusione di Subbiano e Capolona.
Giani: «C’è una questione Casentino» «Abbiamo organizzato questa trasferta – ha precisato il presidente della commissione – perché vogliamo condividere quanto più è possibile le nostre decisioni con i territori». Tutti i sindaci hanno ribadito le posizioni già espresse dai rispettivi consigli comunali, ad eccezione del nuovo primo cittadino di Ortignano Raggiolo, Fiorenzo Pistolesi. Le categorie economiche hanno tutte sottolineato la necessità di avere un unico interlocutore istituzionale, premessa indispensabile di ogni tentativo di rilancio di un territorio destinato in dieci anni ad avere il 40 per cento della popolazione con più di 65 anni. Giudizio condiviso dai sindacati dei lavoratori. «Al di là delle proposte di fusione c’è una questione Casentino» ha sottolineato il presidente Giani nel suo saluto. «Molti elementi dell’identità toscana vengono da questo territorio, che ha grosse potenzialità di sviluppo, sia sul piano turistico sia sul piano produttivo, con l’agricoltura in particolare. La Regione deve pensare a politiche specifiche per superare le criticità, come quella infrastrutturale. Il legislatore nazionale deve fare qualcosa in più per favorire la semplificazione istituzionale». La commissione esaminerà nel merito le proposte di legge nella seduta del 24 gennaio prossimo. «L’incontro di oggi è stato molto utile per capire, al là della dialettica istituzionale, quali sono le dinamiche che si sviluppano nei territori» ha commentato il suo presidente Bugliani. «Sulle fusioni è indispensabile il coinvolgimento della società civile. Per questo abbiamo esteso le audizioni alle varie associazioni».