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È stata rubata la panchina rossa del giardino di via Allori di Firenze ma l’atto ha suscitato così tanto clamore che già questa mattina il simbolo della battaglia contro la violenza sulle donne è stato riportato al suo posto con tanto di bigliettino di scuse. Del furto ne aveva dato notizia l’assessore al Decoro urbano e partecipazione Alessia Bettini, dopo un sopralluogo sul posto per verificare l’accaduto insieme al presidente del Quartiere 5 Cristiano Balli. «Un atto inaccettabile – aveva detto l’assessore Bettini -: abbiamo denunciato il furto alle forze dell’ordine e provvederemo a sostituire la panchina il prima possibile. Facciamo appello ai cittadini a collaborare segnalando eventuali elementi che possano far risalire agli autori del furto». «Un fatto grave ancor più perché offende la memoria delle donne vittime di violenza – ci aveva tenuto a sottolineare l’assessore alle Pari opportunità Sara Funaro -. Le panchine rosse sono un modo per dire con forza no a questo fenomeno odioso ma ancora troppo frequente nella nostra società. Non permetteremo che il gesto inqualificabile di qualcuno faccia venire meno il grande impegno che come amministrazione vogliamo portare avanti su questo tema e contro ogni forma di violenza e intolleranza».

Restituita con biglietto di scuse La notizia del furto pero’ ha talmente suscitato clamore che già dalle prime ore di questa mattina la panchina rossa e’ stata riportata nel luogo dove era stata posta circa un anno e mezzo fa, con tanto di bigliettino di scuse. Le panchine rosse, simbolo della lotta alla violenza sulle donne, erano state collocate a novembre 2018 nei cinque quartieri di Firenze e precisamente nei giardini di via Maragliano, Campo di Marte, Anconella, viale dei Bambini e via Allori. Le sedute, realizzate in alluminio e frassino, sono lunghe circa due metri e sono state donate al Comune dalla società Timber Lab del Casentino. A queste si aggiungono le due panchine rosse collocate in via dell’Isolotto e piazza Elia Dalla Costa.