«È successo tutto ieri sera» – racconta Elia C. , proprietario insieme a Belmondo V. del negozio Open Games di Arezzo, derubato durante l’orario di lavoro. «Tutti e due i reparti del negozio erano pieni di clienti, e non ci siamo accorti subito di cosa stesse accadendo». Dal negozio è stata trafugata una console Play Station e, a rendere insolito questo brutto episodio, non è la mole della refurtiva, ma la dinamica innescata dai due proprietari subito dopo il furto. «Appena ci siamo resi conto di essere stati derubati – racconta Elia. C. – abbiamo provato a cercare il ladro nei paraggi, ma non potevamo allontanarci troppo e lasciare il negozio incustodito e pieno di gente. Eravamo bloccati lì, senza poter fare niente. La Play Station ormai era sparita, ed eravamo a dir poco nervosi e così ci siamo fatti prendere dall’impulsività».
Detective 2.0. «Abbiamo subito postato sulla pagina Facebook del negozio il video delle telecamere di sorveglianza che inquadrano il furto – racconta il proprietario – lanciando un appello per individuare il ladro». Parte così sul social una vera e propria ‘caccia all’uomo’ a cui si uniscono migliaia di aretini: «Non ci aspettavamo tutta questa solidarietà, devo proprio dire che Arezzo ci ha voluto bene – spiega ancora Elia – il video è stato visualizzato circa 30mila volte e condiviso 200!». Grazie a questa diffusione virale, le immagini sono arrivate fino agli occhi dell’autore del furto che, riconosciutosi, si è pentito e ha restituito la console scusandosi. «Forse si è sentito accerchiato – ipotizza Elia – il suo volto circolava ovunque. Non lo so, di certo so che la Play Station è stata riportata qui dai suoi amici che ci hanno detto quanto fosse pentito questo ragazzo, pregandoci di ritirare la querela. Ma non so ancora se lo faremo. Non è tanto per la console, ma per la rabbia e l’ingiustizia che si subisce nel venir derubati come se niente fosse in casa propria. Per ora abbiamo rimosso il video dalla nostra pagina, per il resto si vedrà».