FIRENZE – Il 31 maggio è la Giornata mondiale senza tabacco. Un’occasione per fare il punto sulle abitudini degli italiani e dei toscani rispetto al fumo. Ma anche per spiegare ai giovani i rischi derivanti dal fumo.
“L’industria si rivolge ai giovani per ottenere profitti per tutta la vita, creando una nuova ondata di dipendenza. I bambini utilizzano le sigarette elettroniche a tassi più elevati rispetto agli adulti in tutte le regioni e, a livello globale, si stima che 37 milioni di giovani di età compresa tra 13 e 15 anni utilizzino tabacco” si legge sul sito dell’Organizzazione mondiale della sanità che ha dedicato la Giornata di quest’anno proprio alla protezione dei più giovani.
Secondo l’Ars, Agenzia regionale della sanità, nel 2023 i fumatori tra la popolazione con più di 14 anni “sono poco meno di 10 milioni, circa il 19,3%, mentre i toscani fumatori sono circa il 18,5%. Grosse le differenze di genere: gli uomini sono il 22,9% mentre le donne il 15,3%, mentre in Toscana gli uomini sono il 25,2% e le donne il 20,2%. Il fumo di tabacco è il più diffuso nella fascia di età tra i 25-44 anni”.
Per fortuna, negli anni si è assistito ad una diminuzione dei fumatori passando, a livello nazionale dal 25% del 1993 al 19% del 2021, diminuzione che si è registrata anche a livello regionale, rimanendo comunque con livelli più alti della media nazionale. In Toscana siamo passati dal 27,3% del 1993 al 22% attuale. Il trend rilevato negli anni a partire dal 2014, che vedeva una costante diminuzione delle fumatrici, non viene confermato nel 2021, dove si assiste ad un incremento nella percentuale delle fumatrici, con valori simili ai primi anni Novanta. Per gli uomini, invece, si assiste ad una diminuzione costante negli anni, con una riduzione di quasi 10 punti percentuali.
In costante aumento il numero degli ex fumatori. Anche se non sono in diminuzione i nuovi fumatori, bensì sono in aumento le persone che scelgono di smettere di fumare, passando così da una categoria all’altra. In Toscana, gli ex fumatori sono passati dal 21,3% del 1993 al 26,3% del 2021. Ancora più interessante l’analisi per fasce d’età, che conferma che chi comincia a fumare presto mantiene l’abitudine stabile nel corso della propria vita ed è solo dopo i 55 anni che il dato sugli ex fumatori inizia ad aumentare. Sotto i 20 anni sono solo il 4,9% che smette di fumare, contro il 31,5% degli over 55 anni e il 37,7% degli over 65enni. Nel 1993 erano il 3,2% gli ex fumatori sotto i 20 anni.
L’87,9% dei fumatori toscani sono fumatori abituali, mentre il 12,1% fuma saltuariamente. In questo caso non si rilevano grosse differenze di genere, con una percentuale leggermente più alta tra le fumatrici occasionali (14,3% vs 10,1%). Se analizziamo per fasce d’età, sono i più giovani, 14-19 anni a fumare di più occasionalmente con il 43,4%, tale dato va diminuendo con l’aumentare dell’età, confermando che dalle prime sperimentazioni fatte nell’adolescenza si passa ad un’abitudine confermata e stabile nell’arco della vita.
I fumatori toscani fumano in media tra le 6 e le 10 sigarette al giorno e solo il 2% dei fumatori ne fuma più di 20 al giorno. Il totale dei giovani fumatori non fuma più di 10 sigarette al giorno. In questo caso, i toscani sono più virtuosi dei connazionali: i livelli regionali di sigarette fumate al giorno sono inferiori alla media nazionale.
Per quanto riguarda le caratteristiche dei fumatori toscani, abbiamo già rilevato che per la maggioranza sono uomini, appartenenti alla fascia d’età 25-34 anni e per il 29,4% sono stranieri. Si delinea anche un gradiente sociale significativo, sono infatti le persone con maggiori difficoltà economiche (38,5%) e con titolo di studio medio basso (45% tra licenza elementare e media inferiore) a fumare di più.
Dati pubblicati su Ars Toscana. “Quanto è diffusa l’abitudine al fumo? In occasione della giornata mondiale senza tabacco 2024 ripercorriamo le abitudini dei toscani e degli italiani”, a cura di Simona Olivadoti, Fabio Voller