190928917-cacf86c6-d376-483b-88ed-d4bb22232cb3Non è servita la seconda vittoria su tre turni in campionato alla Fiorentina guidata da Paulo Sousa per trovare la serenità giusta per affrontare la gara che l’attende giovedì prossimo ancora al ‘Franchi’, debutto di Europa League, contro il Basilea. Infatti pur strappando tre punti importanti per la classifica che consentono ai gigliati di issarsi nelle posizioni europee che sono il vero obiettivo stagionale di Manuel Pasqual e compagni, il dopo partita è stato squarciato dalle parole di Andrea Della Valle che incontrando brevemente i cronisti che lo attendevano fuori dall’ingresso della tribuna autorità ha dichiarato: «Proviamo ad essere sereni. Non sono di polemica, ci sarebbe tanto da parlare, non contro i tifosi, che hanno fatto i loro comunicati ma la situazione ambientale che si è venuta a creare da tre-quattro mesi personalmente la definisco inquietante. Per il resto chiedo a tutti di fare le loro valutazioni».

L’urlo della Fiesole Insomma per uno dei due azionisti di maggioranza del club, l’altro è il fratello Diego, c’è a Firenze un ambiente preoccupante intorno alla società e alla squadra. Non sono stati fatti i nomi degli indirizzari delle accuse dello stesso Andrea Della Valle ma essendo stati esclusi dallo stesso i tifosi, le parole non possono che toccare direttamente la stampa e l’ambiente. Evidentemente per uno dei proprietari del marchio Tod’s i giornalisti condizionano le reazioni di una tifoseria che, come era accaduto nelle ultime settimane, si è fatta sentire nel pre gara contro il Genoa, si attraverso un comunicato, che con quattro striscioni esposti in Curva Fiesole. Il primo, era firmato dai principali viola club della Curva Fiesole, ed il sunto era: «Più volte ci siamo trovati davanti a cose dette o paventate e poi non mantenute: Non ci sarà ridimensionamento» o «il monte ingaggi non sarà abbassato» e cosi via…. Abbiamo notato con piacere che almeno qualcuno si è presentato in sala stampa per assumersi le proprie responsabilità. Non è un calcio mercato sottotono che può scalfire la nostra passione ma sia chiaro non ci piace essere presi in giro e ci siamo visti promettere cose che poi non sono state mantenute. Il malumore in città si sente, è nell’aria, è di tutti e non solo dei ragazzi della curva, e crediamo derivi soprattutto dal vedersi allontanare quella possibilità di raggiungere obiettivi importanti, di vincere qualcosa per intenderci. Noi ci saremo sempre. Ed è per questo che vorremmo fosse chiaro che la Fiorentina ha una storia, è nata nel 1926 e non nel 2002. La proprietà è testimone di questa storia e vogliamo che sia rispettata nonché valorizzata ogni giorno. Noi saremo sempre a fianco della squadra, ci saremo in casa e in trasferta a sostenere la Fiorentina dal primo all’ultimo minuto per far si che ogni giocatore, dal più forte al più scarso, si senta importante e in campo dia tutto, fino all’ultima goccia di sudore. Non c’è calcio mercato che possa scalfire il nostro amore, nessuno deve approfittarsi di questo però. Adesso rimbocchiamoci tutti le maniche, ognuno secondo le sue competenze e i propri ruoli, cercando di portare la Fiorentina sempre più in alto!».

Tutti contro tutti Il testo degli striscioni invece recitava:«Mandate Pradè, ma la vostra faccia dov’è?», «20.000 abbonamenti meritano rispetto. Innamorati della maglia non del vostro progetto», «11 guerrieri col coltello tra i denti, vogliamo una squadra di combattenti» e «Basta fair-play: o palla o gamba». Insomma se clima inquietante c’è, ha coinvolto davvero tutti, e, per adesso, la squadra non ne ha subito le conseguenze, visto che ha vinto, anche se non ha convinto contro il Genoa, e sono più le belle notizie, che le cattive. Un vero peccato questo ambiente da ‘tutti contro tutti’ in Fiorentina, perché si avvicina la ripresa delle ostilità nelle coppe europee, e perché arriva giovedì l’avversario più difficile del turno di Europa League, il Basilea. In un’atmosfera così effervescente, la sensazione è che il tappo possa saltare da un momento all’altro, dopo un’estate già tutt’altro che serena, in un autunno che dovrà segnare anche per il club viola una svolta a livello comunicativa e di politica aziendale.