Foto pagina Facebook Pro Loco San Casciano dei Bagni

Aria sana, paesaggi mozzafiato, contatto con il verde, prodotti genuini e servizi. La pandemia da Coronavirus ha modificato radicalmente le nostre abitudini quotidiane e spinto chi vive in città ad ampliare i propri orizzonti, cercando nuove realtà abitative e nuove location. Uno spunto che a San Casciano dei Bagni, piccolo borgo situato nel punto più meridionale della provincia di Siena, che si fregia anche del titolo di “Borgo più bello d’Italia”, hanno colto al volo candidandosi ad attrarre nuovi residenti e sostenendo i suoi concittadini con agevolazioni e incentivi pensati ad hoc.

Foto pagina Facebook Agnese Carletti

Sindaco Carletti: «Noi all’avanguardia per chi vuole cambiare vita» «Questo è il momento di spingere sull’acceleratore e così abbiamo messo a sistema una serie di misure a sostegno di chi vuol venire a vivere qui, di chi vuol aprire un’attività e di chi qui già ci vive ed è in difficoltà – spiega il sindaco Agnese Carletti – . L’emergenza sanitaria ha fatto conoscere a tutti le potenzialità dei piccoli borghi che negli ultimi decenni si sono andati via via spopolando. San Casciano oggi, con i molteplici investimenti in vari settori, intende porsi all’avanguardia per quanti desiderano ‘cambiare vita’ senza rinunciare a servizi di qualità e senza lasciare il proprio lavoro. La copertura in fibra che il territorio del Comune di San Casciano finalmente ha, oggi rappresenta infatti un volano incredibile e con una serie di ulteriori misure incentivanti vogliamo affiancare le famiglie che decideranno di vivere qui».

Stile di vita autentico, sano e sostenibile «Oltre a garantire servizi fondamentali, penso ad esempio ad una scuola di qualità di cui siamo orgogliosi, vogliamo fare la nostra parte anche con le risorse finanziarie di cui disponiamo nella consapevolezza che per salvare i borghi occorre un cambio di paradigma a tutti i livelli – aggiunge Carletti – . Ma questo è un momento storico importante che non va sprecato, i piccoli borghi non sono solo la risposta all’emergenza sanitaria, ma la risposta alla ricerca di uno stile di vita autentico, sano e sostenibile. San Casciano dei Bagni, come le frazioni di Celle sul Rigo, Palazzone o Ponte a Rigo, oggi hanno le caratteristiche per accogliere al meglio chi vuol vivere lontano dal caos delle città e vuol far crescere i propri figli in un ambiente ideale» conclude il sindaco Carletti.

Le agevolazioni per chi apre una nuova attività L’amministrazione comunale ha previsto un incentivo di 2.500 euro a fondo perduto. A questo fondo si aggiungeranno entro la fine del 2020 altre risorse (stanziate con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, previste dall’art. 243 del DL Rilancio 34/20) per la stessa finalità, nonché per la ristrutturazione e l’ammodernamento delle aziende ubicate nei cosiddetti “comuni periferici” o a bassa intensità demografica; per il Comune di San Casciano dei Bagni si tratta di circa 70.000 euro (in tre anni).

Nuovi residenti Altri contributi sono destinati a coloro che decidono di vivere in uno dei borghi del Comune di San Casciano dei Bagni. L’Amministrazione comunale, infatti, con una misura sperimentale intende riconoscere un contributo economico pari al 50 per cento del canone di locazione versato (fino ad un massimo di 200,00 euro, per 12 mensilità), da destinare ai nuovi nuclei familiari (in possesso di attestazione ISEE non superiore ad 23.000,00 euro e che siano titolari di un regolare contratto di locazione stipulato con un proprietario privato per un alloggio sito nel Comune di San Casciano dei Bagni) che trasferiscano la residenza nel comune. Analogamente, e per le medesime finalità, l’Amministrazione comunale intende riconoscere un sostegno economico quale contributo per il pagamento delle rate del “mutuo prima casa” (nella misura fissa di euro 200 mensili) in favore dei nuclei familiari per l’acquisto di una abitazione nel territorio di San Casciano dei Bagni che vi stabiliscono la propria residenza.

Tari agevolata per chi è in difficoltà L’Amministrazione comunale ha previsto un ulteriore contributo per il pagamento della TARI (Tassa sui rifiuti), pari al 30 per cento della parte variabile della tariffa, per le famiglie che, per almeno tre mesi nel periodo da marzo a giugno 2020, hanno subito una diminuzione del reddito del nucleo familiare, in misura non inferiore al 30 per cento, per cause riconducibili all’emergenza epidemiologica da Covid-19, rispetto alle corrispondenti mensilità dell’anno 2019.