Mele, pere, albicocche, pesche, arance, clementine, mandarini, ma anche fragole, kaki, kiwi: sono tante le tipologie di frutta a cui si aggiungono tante spremute di arancia fresche e poi ancora, carote, finocchi e pomodorini, che quest’anno sono state distribuite ai ragazzi delle scuole elementari toscane nell’ambito del programma “Frutta nelle scuole”.Un programma, finanziato dalla Comunità Europea e gestito dal Ministero delle politiche agricole con la collaborazione della Regione Toscana e del Ministero dell’Istruzione, di cui si sta completando in queste settimane la seconda edizione e già si profila la nuova annualità 2011-2012. Due gli obiettivi: promuovere il consumo di frutta e verdura fra i bambini e con esso abitudini alimentari sane ed equilibrate e far conoscere i prodotti del territorio, le loro caratteristiche, la stagionalità, incentivare l’acquisto consapevole da parte delle famiglie e la filiera corta.


I numeri – Nell’annualità 2010-2011 sono stati oltre 67 mila i bambini delle scuole primarie (erano stati 58.962 lo scorso anno), che hanno ricevuto gratuitamente la frutta a merenda. Sono state in media 30 le distribuzioni di frutta e ortaggi, 461 i plessi scolastici interessati e circa 6000 gli insegnanti coinvolti. Gli insegnanti sono stati coinvolti nella didattica (forniti depliant e altro materiale didattico) e hanno guidato i ragazzi negli orti scolastici e nella visita alle fattorie didattiche. Ogni bambino ha ricevuto oltre 5 chili e mezzo di frutta (frutti interi, spremute e frutta porzionata) e mezzo chilo di ortaggi. In Toscana sono stati distribuiti complessivamente 400 mila chili di frutta e ortaggi (quasi 377 mila chili di frutta e 34 mila chili di ortaggi). I vettori refrigerati utilizzati per servire tutte le scuole toscane partecipanti al Programma sono stati 12 (con 13 unità lavorative a tempo pieno) La Toscana è stata suddivisa in 50 aree per una più efficiente distribuzione. La distribuzione dei prodotti è avvenuta attraverso operatori incaricati da Apofruit Italia (64 scuole) o attraverso gli operatori scolastici (397 scuole). Il programma Frutta nelle Scuole ha avuto riflessi positivi anche sull’occupazione, con 61 unità lavorative per la distribuzione e 80 per la realizzazione delle spremute per un totale di oltre 1.300 giornate lavorative, con l’impiego di operatori toscani.


Fattorie e orti – Per far sì che i bambini imparassero, divertendosi, l’utilità di mangiare frutta e verdura e sperimentassero come e dove si coltivano gli alberi da frutto e gli ortaggi, sono state realizzate: 34 giornate a tema: spettacoli teatrali per bambini curati dall’attore Daniele De Leo, 69 visite in fattoria: momenti didattici in cui i bambini hanno fatto esperienza in azienda e hanno potuto conoscere e interagire con il mondo agricolo; 420 orti e laboratori didattici: i bambini sono stati i protagonisti della realizzazione concreta e della cura di un orto scolastico.


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