Quasi una tonnellata e mezzo di prodotti ittici è stata sequestrata dai militari della guardia costiera di Livorno e Viareggio (Lucca) in un centro di distribuzione della provincia lucchese dopo che analisi su pesce già commercializzato avrebbero rivelato che al posto del più pregiato ”pesce sciabola” veniva venduto il più economico “pesce coltello”.
I sequestri L'operazione è nata su iniziativa e coordinamento della Direzione marittima di Livorno. Gli ispettori della guardia costiera, qualche settimana fa, durante un controllo sui prodotti ittici commercializzati dal centro di distribuzione, avevano avuto dubbi sul tipo di pesce che veniva venduto. Sono partiti pertanto gli accertamenti condotti con l'ausilio di Arpat settore mare e dell'Istituto zooprofilattico sperimentale delle Venezie. Le analisi hanno confermato i sospetti dei militari su una presunta frode in commercio. E' scattato così il sequestro, al centro di distribuzione, di 1.350 chili di prodotti ittici ancora da commercializzare. Inoltre, sentita l'autorità giudiziaria di Lucca, i militari hanno richiesto di poter operare il fermo delle altre partite di pesce già commercializzate lungo la filiera alimentare, presso i punti vendita distribuiti sul territorio nazionale e, quindi, poterle fare rientrare per il successivo sequestro (si tratta di circa 2,5 tonnellate di prodotti).