FIRENZE – I frati agostiniani di Santo Spirito minacciano di occupare gli spazi dell’ex Caserma Ferrucci a Firenze se verrà confermata la trasformazione dell’area in una residenza sanitaria assistita (Rsa) di lusso.
Il priorato, guidato da Giuseppe Pagano, ha espresso la propria ferma opposizione al progetto che, secondo loro, snatura l’essenza storico-religiosa del quartiere dell’Oltrarno, famoso per la sua identità culturale forte e distintiva. Durante una conferenza stampa, i frati hanno proposto un’alternativa al lussuoso progetto di Rsa: trasformare l’area in un polo culturale-universitario in collaborazione con l’Università di Villanova, negli USA. Questo progetto include la ristrutturazione dei chiostri storici per realizzare un centro che comprenda biblioteca e altre funzioni culturali ed educative, consentendo al contempo di preservare il ruolo storico del monastero. Il Ministero della Difesa, attualmente guidato da Guido Crosetto, ha precedentemente concesso l’area alla Fastpol, che pianifica di investire milioni per la trasformazione in Rsa.
Padre Alejandro Moral Antón, priore generale degli agostiniani, insieme all’arcivescovo di Firenze, ha richiesto ufficialmente un incontro con il ministro Crosetto per discutere la proposta della comunità religiosa, enfatizzando l’importanza di preservare il patrimonio universale del luogo. La vicenda ha risvegliato l’attenzione di vari protagonisti politici locali. Luca Milani del Partito Democratico e Angela Sirello di Fratelli d’Italia hanno espresso supporto agli agostiniani, sottolineando il bisogno di riconsiderare il progetto di Rsa alla luce dei valori culturali e pubblici. Eike Schmidt ha richiamato l’attenzione sul rischio di perdere un altro centro di valore storico come avvenuto con i domenicani di San Marco.
In questo contesto, la comunità civica e politica è invitata a collaborare attivamente per salvaguardare il futuro del sito. La proposta agostiniana non solo conserva ma valorizza il patrimonio, offrendo soluzioni inclusive anche per studenti stranieri di fasce economiche meno abbienti, contrastando la tendenza attuale di creare alloggi di lusso inaccessibili alla maggior parte. Con la clausola di annullamento per motivi di pubblico interesse che pesa sull’accordo attuale, i frati chiedono di dare priorità alle esigenze pubbliche rispetto agli interessi privati, in un appello per un riconsiderazione profonda dei valori e delle priorità nella gestione di spazi così cruciali per la comunità fiorentina.