Il debito pubblico italiano è da tempo oggetto di dibattito e discussione sui media, ma spesso i cittadini non hanno gli strumenti per comprenderne le origini e riflettere sulle strategie estinguerlo. Fare chiarezza, con un analisi onesta ma provocatoria è lo scopo de “Le catene del debito. E come possiamo spezzarle” di Francesco Gesualdi edito da Feltrinelli, che sarà presentato venerdì 16 gennaio a Scansano (ore 17 – biblioteca “Aldo Busatti”).

L’origine del debito – Ne “Le catene del debito”, Gesualdi indaga l’origine di questo enorme dovuto passivo che attanaglia molte democrazie europee, ricostruendo la storia del fenomeno e dimostrando la sua tesi: il debito non è frutto di scelte e pianificazioni sbagliate, ma di una precisa strategia, condivisa e orientata per contenere il conflitto sociale e e rafforzare la posizione di rendita del sistema bancario. Secondo Gesualdi, quindi, il regime di austerità che adesso viene chiesto agli Stati per uscire dalla crisi economica potrebbe essere evitato, cercando di individuare nuove strategie politiche.

Padre del “consumo critico” – Un’occasione per discutere di un tema di attualità insieme a un esperto di fama nazionale: Gesualdi è un intellettuale e saggista, fondatore del Centro nuovo modello di sviluppo di Vecchiano (Pisa), che si occupa di squilibri sociali e ambientali a livello internazionale. Allievo di Don Milani alla scuola di Barbiana, è considerato il padre del “consumo critico”.