Un cd tutto da ascoltare, per la ricercatezza dei testi e la raffinatezza delle musiche. È “Con tutte le voci che ho”, l’ultimo lavoro di Ugo Sani che verrà presentato sabato 8 ottobre alle 16,30 a Bagno Vignoni, sotto il Loggiato di Santa Caterina. Ospite d’eccezione Francesco Bianconi (nella foto), leader dei Baustelle, nella veste di presentatore e moderatore. Seguirà poi il concerto dell’Orchestrina Caffè Mambo, il gruppo storico con il quale Ugo Sani da anni presenta al pubblico le sue musiche (Piergiulio Baricci, chitarra; Simone Bruschi, batteria; Marcello Rossi, basso; Mirco Rubegni, tromba, corn).

Il cd – “Con tutte le voci che ho” racconta storie personali tratte dal vissuto dell’autore e insieme anche le storie di un territorio, delle sue trasformazioni, il passaggio da un modello di società arcaica, quella che fonda le sue radici sulla grande tradizione etrusca, fino al dopoguerra e all’importazione di uno stile di vita nuovo, in linea con le mode attuali e globali. Il cd reca in copertina l’immagine della Quadriga Infernale, lo splendido affresco rinvenuto in una tomba etrusca nei pressi di Sarteano. La quadriga è il simbolo del passaggio, dal regno dei vivi al regno dei morti ma anche, in questo caso, da una cultura, quella del passato, a quella di oggi. Il cd si apre con un brano, Tirreno, che racconta lo sbarco di naufraghi straccioni nelle coste dell’Etruria. Un incontro di genti diverse, capace di generare una razza e una cultura nuova e ricca su cui si costruirà quella grande civiltà che ha lasciato tracce indelebili nel nostro territorio. La prima parte del disco è una sorta di Spoon River etrusca in cui sono le tombe a parlare e a raccontare vicende di guerra, di dolore ma anche di una civiltà straordinaria che ebbe un rapporto con il divino e con l’aldilà costruito sulla gioia di vivere. Poi i testi e le situazioni “etrusche” lasciano il posto a storie più recenti i cui protagonisti si muovono in un’Italia del dopoguerra, che va progressivamente perdendo la propria identità ma i cui sentimenti richiamano quelli del passato, di una umanità senza tempo.


San Quirico d’orcia