porto_livornoLa riforma dei porti contenuta nel decreto attuativo della Pa, approvata dal Consiglio dei ministri, «e’ positiva. Alla fine si e’ trovato il punto di equilibrio». Ovvero la necessita’ che spettano al livello centrale, «facendo quindi un po’ d’ordine al caos che ha caratterizzato gli ultimi decenni», ma allo stesso tempo, il testo «permette forti margini di interevento alle Regioni». Lo ha sottolineato il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, che apprezza la riforma e invita il ministro dei trasporti e delle Infrastrutture, Graziano Delrio ‘a convocare tutti i presidenti’.  Per la Toscana, spiega il governatore, «il fatto che si mettano insieme Piombino e Livorno è un successo. Così  facendo le due realtà diventano un polo portuale di grande valore industriale: una potenza nel Mediterraneo e non solo».
Sul fronte carrarese: no a fusione con La Spezia L’altro punto, ha proseguito il presidente Rossi è Carrara che va con La Spezia. «Su questo Fronte dico questo: noi seguiremo con impegno doppio la vicenda del porto di Carrara, come per altro sanno gia’ il sindaco e le forze sociali che ho gia’ incontrato per discutere e mettere all’ordine del giorno i collegamenti tra il porto de La Spezia e quello di Carrara». Per Rossi, se le cose saranno «fatte bene, questo collegamento e’ un’opportunità».