“Il vino italiano per il momento non è minacciato dai mercati emergenti come quello cinese”. Questo il commento di Giancarlo Galan, ministro per le politiche agricole e forestali, ospite questo pomeriggio a Siena del primo Forum Montepaschi sul vino italiano” a proposito della concorrenza agguerrita dei nuovi mercati. “I cinesi devono lavorare ancora molto – ha aggiunto Galan – per imparare a fare un vino buono come il nostro. Ora stanno beneficiando di un’importante opportunità, poi noi dovremo essere più bravi, fantasiosi, innovatori, con meno burocrazia, più rapidi e flessibili di loro proprio come sanno fare gli italiani quando sono liberi da ogni intralcio”. E ai produttori di vino il ministro Galan ha voluto inviare un suo personale messaggio di ringraziamento a nome di tutti gli italiani “per quanto hanno fatto in tutti questi anni in cui il vino made in Italy è diventato un prodotto di eccellenza. A loro voglio fare una promessa: mi impegnerò perché la politica, come le banche, siano sempre di più al vostro fianco”. E in tema di futuro Galan ha allontanato gli spettri di un settore in crisi: “Magari tutta l’economia soffrisse come il settore del vino – ha ironizzato -. E’ il settore di maggior pregio e di maggior successo, oggi ai vertici mondiali. Non a caso il vino italiano è il più apprezzato e il più copiato, e considerate le prospettive di nuovi mercati – ha concluso Galan -, gli aspetti rosei superano le preoccupazioni”.
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