corpo_forestale«Gli accorpamenti spot non funzionano, e dovrebbe essere ormai chiaro a tutti».  Così Salvatore Chiaramonte, segretario nazionale Fp-Cgil, interviene in merito all’accorpamento delle forze di Polizia che passeranno da cinque a quattro, annunciato dal Presidente del Consiglio e previsto da un emendamento del relatore della legge delega sulla Pa, approvato in commissione Affari costituzionali.La legge prevede già la riorganizzazione del Corpo forestale dello Stato e il suo eventuale assorbimento nelle altre forze.

Il sindacalista: «Urge miglior coordinamento forze di polizia» «L’esigenza di riforma del nostro apparato di sicurezza, sentita dagli  operatori come urgente, non può tradursi in una mossa mediatica del  Presidente del Consiglio Matteo Renzi– aggiunge Chiaramonte – La riforma dovrebbe gettare le basi per un miglior coordinamento delle forze di polizia: eliminazione delle duplicazioni e delle disfunzioni operative; centro unico per razionalizzare la spesa e aumentare il valore dei servizi; profonda modifica degli assetti e dei livelli gerarchici di coordinamento, capace di valorizzare le funzioni attribuite a ogni singolo Corpo».

«Accorpati i privilegi senza puntare a efficientamento» «Qualcuno pensa che in questa Italia – aggiunge il sindacalista – vittima di reati ambientali gravissimi che ricadono sulla pelle e sul portafogli dei cittadini, non ci sia bisogno di una polizia ambientale? Anche se ci rendiamo conto che richieda uno sforzo maggiore, continuiamo a chiedere una riorganizzare profonda del Corpo Forestale, i cui dirigenti sono forse in carica da troppi anni. L’impressione è che si sia deciso di accorpare le inefficienze e i privilegi senza puntare all’efficientamento e alla sinergia tra i Corpi dello Stato. Che è quello che chiedono gli operatori, servitori dello Stato da troppi anni senza rinnovo del contratto, stanchi di essere additati a pubblica vergogna senza essere messi nelle condizioni di operare al meglio».

«Chiediamo ascolto prima di assumere decisioni inutili»«Non intendiamo sottrarci ad una discussione così rilevante – conclude il segretario nazionale della Fp-Cgil – e per questo chiediamo al Senato, e rinnoveremo la richiesta alla Camera a tempo debito, di ascoltare la voce, le idee e le proposte del sindacato dei lavoratori del Comparto sicurezza prima di assumere decisioni improvvisate e inutili”.