SIENA – Lucia Cresti, già assessore alla cultura del Comune di Siena nella Giunta guidata dall’allora sindaco Pd Franco Ceccuzzi, sarà il presidente della Fondazione Antico Spedale Santa Maria della Scala il cui Statuto è stato approvato dal consiglio comunale nella seduta dello scorso 30 giugno su proposta dell’apposita commissione.
Il CdA
Il Comune di Siena, in quanto socio fondatore, ha provveduto a effettuare la nomina del consiglio di amministrazione e del presidente del collegio dei revisori della Fondazione, dopo la scadenza dei relativi avvisi. Per il cda il sindaco Luigi De Mossi ha designato Lucia Cresti, Giovanni Liberati Buccianti, Michele Capitani, Francesco Boschi e Veronica Ferretti, scelti fra le diciassette proposte arrivate. Presidente del collegio dei revisori sarà Emanuela Giorgini.
Sindaco De Mossi: «Profili di particolare valore»
«Si tratta di profili di particolare valore – sottolinea il sindaco De Mossi – con esperienza, professionalità, competenze e una riconosciuta preparazione professionale e culturale. Andiamo avanti in quello che è un percorso storico per la città, dopo i tanti tentativi degli anni scorsi andati a vuoto: tramite la Fondazione ci siamo dotati di uno strumento per far crescere una struttura che possa dialogare con il mondo. Il Santa Maria della Scala nel frattempo prosegue con una grande offerta culturale, impreziosita dalla mostra ‘Di segni e di sogni’ di Lorenzo Marini, per la quale abbiamo ottimi riscontri».
Secondo quanto espresso dallo Statuto, il primo consiglio di amministrazione della Fondazione Santa Maria della Scala è di nomina interamente pubblica e rimarrà in carica fino al 31 dicembre 2023. Il prossimo cda sarà invece nominato dall’amministrazione comunale e dai soci, sia pubblici che privati, che nel tempo entreranno a far parte della Fondazione. L’intenzione del Comune di Siena è stata dunque quella di permettere a chiunque andrà a ricoprire la carica di sindaco alla fine dell’attuale mandato (giugno 2023), di avere la possibilità di nominare i consiglieri di parte pubblica. Il cda può essere composto da un numero che va da 5 a 9 membri, ha una durata di cinque anni e non è rieleggibile per più di una volta. Al comune di Siena spetta la nomina del presidente e dei consiglieri di maggioranza. Il consiglio “provvede all’amministrazione ordinaria e straordinaria ed alla gestione della Fondazione” e attua le linee guida e gli obiettivi di programma indicati dall’assemblea della onlus. “Non appena il cda – recita ancora lo Statuto – avrà ammesso almeno due soci sostenitori, deve essere convocata l’assemblea per la nomina dei componenti di minoranza”.
Sempre dopo la scadenza di apposito avviso è stato nominato anche il presidente del collegio dei revisori dei conti della Fondazione, che sarà Emanuela Giorgini. Il collegio è composto da tre membri: oltre al presidente ne fanno parte due sindaci effettivi, uno su designazione del Mibac e uno dall’Ordine dei dottori commercialisti, che ha indicato Luca Turchi.
Santa Maria della Scala polo divulgativo-scientifico di livello internazionale
Nelle intenzioni dell’amministrazione comunale il Santa Maria della Scala dovrà diventare un polo di eccellenza mondiale, il cda nominato dovrà dunque porre le basi per attirare altri soci che poi faranno parte della nuova governance del complesso museale e entreranno dunque nel prossimo consiglio di amministrazione.
“La Fondazione – si legge peraltro nello Statuto – dovrà promuovere anche la crescita culturale, portando il complesso del Santa Maria della Scala a essere un polo divulgativo-scientifico di livello internazionale e sarà uno strumento di espressione e comunicazione dell’immagine di Siena nel mondo”. Accanto a questo tipo di attività lo Statuto prevede anche una serie di attività strumentali e accessorie, fra cui, fra l’altro, è prevista la possibilità di produzione di spettacoli teatrali di ogni genere, documentari e film, cosa che potrà permettere di accedere a contributi del Mibact.